“Catanzaro. La realpolitik della destra corrotta: da Passafaro a Ionà passando per Abramo: mala tempora currunt”

Gentile Direttore,

Le scrivo per raccontarle un altro pezzo della “realpolitik” della Città di Catanzaro che ormai è desertificata grazie all’arroganza della classe politica che la governa, la stessa che ha creato negli anni non giovani rampolli ma dei veri e propri aborti della politica. Per scriverLe ho trovato spunto dalla cosiddetta “staffetta” consumatasi ieri nel gruppo Forza Italia del Comune di Catanzaro tra il consigliere regionale Marco Polimeni, e un fedelissimo dell’ex consigliere comunale “del gruppo Abramo” Fabio Talarico alias “Truffa”.

Parlo ovviamente di Francesco Passafaro, socio e fedelissimo collaboratore di un famoso Caaf/Patronato, sito nel quartiere nord della città gestito proprio dal Talarico di cui sopra. Attività molto nota sia in città che nei dintorni, ma soprattutto nota agli organi giudiziari per una serie di attività di raggiri e truffe a vario titolo.

Ricordiamo, caro Direttore, che l’ex consigliere comunale Talarico è il marito dell’attuale consigliere comunale Alessandra Lobello (figlia del nuovo primario del Pronto Soccorso di Lamezia Terme – concorso effettuato durante la campagna elettorale (https://www.iacchite.blog/calabria-2025-precari-o-primari-per-occhiuto-pari-sono-la-lunga-storia-del-concorso-per-primario-al-pronto-soccorso-di-lamezia/), e che lo stesso ha atteso freneticamente la prima seduta del “nuovo” Consiglio Regionale per essere nominato capo-struttura del Polimeni di cui sopra, il quale, con un accordo “politico”, non solo ha promesso la surroga al Comune di Catanzaro favorendo l’ingresso del “fedele faccendiere” Passafaro ma anche di fargli guidare lo staff amministrativo della propria struttura politica.

In questo gruppo, spicca una figura in particolare, che è quella di Sergio Abramo, sindaco per lunghi venti anni della Città di Catanzaro, il quale ha lasciato con il suo malgoverno solo cumuli di macerie e danni alle spalle dei cittadini catanzaresi, non per ultima la procedura esecutiva di pignoramento emessa dall’Agenzia delle Entrate nei confronti del Comune di Catanzaro per un importo di oltre 3 milioni di euro per opere non realizzate in ambito del Por Calabria 2000-2006.

Parliamo di interventi mai concretizzati, ma solo annunciati e programmati nell’era in cui la Città è stata governata dal susseguirsi dei sindaci Abramo – Olivo – Abramo, parliamo di incarichi a tecnici e imprese di fiducia, alcuni profumatamente pagati ed altri invece che hanno generato contenziosi a vario titolo a discapito dei poveri cittadini di Catanzaro, che dovremmo definire agli occhi degli autori di questo disastro fatto di opere mai realizzate.  Basti pensare che oggi lo stesso Abramo vuole tornare a governare la città (!!!) cosi da distruggere quel poco che è rimasto con il concreto rischio di annullare definitivamente ogni minimo servizio pubblico.

Ritornando alle ultime elezioni regionali, tra gli eletti della circoscrizione Centro oltre a Polimeni, troviamo Emanuele Ionà, conosciuto, imprenditore calabrese (Cosenza – Catanzaro – Reggio) concessionario per la vendita di Audi, noto alle cronache nel recente passato per la storia delle auto blu noleggiate dalla Regione Calabria per l’utilizzo del presidente Occhiuto e del suo staff. Tutte Audi, naturalmente…

Ionà è stato eletto con circa 6 mila preferenze grazie all’aiuto di Cannizzaro detto “bummino” e del presidente Occhiuto alias “parassita delle truffe”. Appare logico che tale scelta è dettata dal solo interesse politico-affaristico e serve a pagare i debiti nei confronti di Ionà per tutte le Audi date ad amici e parenti, faccendieri e amanti tutti collegati al cerchio magico di Occhiuto e Cannizzaro – al punto da dover sanare qualche debito – perché come pochi sanno l’Audi Zentrum non gode di buona salute (per usare un eufemismo) e a rischio ci sono decine di stipendi. Nei prossimi giorni, gentile Direttore, se me lo concede le scriverò di nuovo per raccontarle ulteriori news della sfera politica calabrese e non solo, in particolare dell’assessore Gallo “cedrone” che in piena campagna elettorale, si è prodigato per far fare assunzioni da Uber, ed ha agevolato tutte le aziende di trasporto locale che hanno stretti contatti con gli uffici regionali.

Lettera firmata