Cosenza, la storia racconta. I primi passi di Salvatore Garritano con mister Chiatto e la Popiliana di Vincenzo Perri

La Popiliana del 1969 con Salvatore Garritano (penultimo accosciato da sinistra)

Oggi alle ore 17 nella Chiesa Evangelica di Rende, tutta Cosenza sportiva darà il suo ultimo saluto a Salvatore Garritano, grande Campione del calcio cosentino e calabrese. Da oggi ripercorriamo i suoi trascorsi calcistici a Cosenza, che iniziano nel suo quartiere di via Molicella e coinvolgono due grandi talent scout del calcio giovanile cosentino: Sergio Chiatto e Vincenzo Perri. 

LA STORIA DI SALVATORE GARRITANO: LA POPILIANA

Corre l’anno 1968. Nella zona del primo lotto di via Popilia un gruppo di giovani studenti è riuscito a ricavare un campetto per giocare a pallone, a due passi dai binari del rilevato ferroviario. A quattro di loro viene in mente l’idea di fondare una società sportiva e giocare i campionati del settore giovanile della Figc. Sono Pasquale Paletta (oggi affermato medico), Salvatore detto “Turuzzo” Greco (impiegato alla Provincia), Romeo Naccarato (impiegato Amaco e per molti anni presidente della VII circoscrizione) e Michele Garritano.

I quattro ragazzi non hanno i soldi per comprare il materiale sportivo necessario né per pagare la tracciatura del campo, indispensabile per partecipare ai campionati federali. Pensano, allora, di darsi da fare e allestiscono un banchetto su corso Mazzini dove mettono in vendita giornalini e libri usati. Ma la cifra necessaria per portare avanti una squadra è molto lontana dai loro piccoli incassi. Serve l’intervento di qualcuno che li possa sostenere in questa bella avventura. L’uomo giusto è Vincenzo Perri, titolare del circolo ricreativo Olimpia proprio su via Popilia, ma soprattutto grande appassionato di sport. Perri decide di aiutare i giovanotti facendosi convincere e coinvolgere. Nasce così la Popiliana Club, primo presidente Pasquale Paletta, colori sociali biancazzurri, sede provvisoria – manco a dirlo – il circolo ricreativo Olimpia.

La Popiliana partecipa ai campionati Allievi e Juniores 1968-69 e si difende anche molto bene, mettendo subito in mostra il talento del centravanti Nicola Riente, dell’ala destra Francesco Lupinacci e del terzino Silvio Mazzei. Il quartiere si entusiasma per questi ragazzi e Nicola Riente è il primo “campione” della squadra di Perri. Che è sempre più convinto della bontà della sua scelta e nel corso del 1969 coinvolge nel “progetto Popiliana” uno dei personaggi più popolari del quartiere, Guido Bozzo, titolare del bar del primo lotto, che diventa il nuovo presidente. Gli dà una mano anche Mario De Marco mentre emergono due figure importanti nel ruolo di tifosi e soci sostenitori. Si tratta di Pasquale le Piane, meglio conosciuto come Pasquale ‘u varviere e Gaetano Greco, per gli amici compa’ Taninu. Le difficoltà sono ancora tante, a partire dai campi dove poter svolgere gli allenamenti. Per fortuna ci si può arrangiare in quelli della mattoneria, al primo lotto, e di Cristo Re, al secondo lotto, altrimenti sarebbero dolori. Il presidente Bozzo, intanto, trova la nuova sede sociale in via Popilia 122/C.

SALVATORE GARRITANO

Perri e i suoi amici hanno l’obiettivo di far diventare la Popiliana un vero centro di aggregazione sociale e non nascondono le ambizioni di ben figurare nei campionati Allievi e Juniores. Ma per vincere occorrono giocatori fortissimi, in grado di competere con quelli delle altre squadre di quartiere cosentine: la Cariocas, la Pro Casali e la Boca Junior su tutte.

Nel quartiere di via Molicella, a poche centinaia di metri dalle casermette, giocano due fratelli e un cugino che portano tutti lo stesso cognome: Garritano. I fratelli sono Luigi e Salvatore, il cugino Mario. Michele Garritano, che è tra i fondatori della Poipliana, organizza una serie di “sfide” con i ragazzi di via Popilia e tutti rimangono incantati dalle qualtà del più piccolo dei tre, Salvatore, che non ha neanche 14 anni (è nato il 23 dicembre del 1955), ma sembra già un veterano. Non si potrebbe nemmeno tesserare, ma il tocco di palla e l’innato fiuto del gol non possono restare soltanto sul campetto di via Molicella.

Salvatore Garritano, a dire il vero, ja frequentato per qualche tempo anche il NAGC (Nucleo Addestramento Giovani Calciatori) della Noca Junior di Sergio Chiatto, ma il suo primo cartellino lo firma per la Popiliana, dichiarando di essere più grande. Lo seguono il fratello Luigi, che aveva già giocato qualche partita con la Pro Casali e il cugino Mario.

IL CORDOGLIO DI SERGIO CHIATTO

Prima di andare avanti con la nostra storia, è opportuno aprire una parentesi che riguarda proprio i primi passi di Salvatore Garritano con la Boca Junior. Il suo primo allenatore Sergio Chiatto ieri, ricordando Garritano, ha rievocato quegli anni pionieristici.

“Sono particolarmente dispiaciuto per la scomparsa di Salvatore Garritano, essendo stato il suo primo allenatore nel lontano anno 1966 e parte del 1967 e del 1968, guidandolo nei suoi primissimi calci. Di tanto, Salvatore, m’è stato sempre grato, riconoscendomi pubblicamente, in più occasioni, un ruolo non marginale nella sua formazione umana, prim’ancora che calcistica (sulla quale hanno poi indugiato altri, a partire dagli amici della Popiliana, sua prima società di tesseramento). Le ultime e non rare occasioni d’incontro in ordine di tempo, e particolarmente le “Giornate Amarcord” degli anni 2023 e 2024 (che ho avuto il piacere di coordinare grazie alla Commissione Cultura e Sport del Comune presieduta da Mimmo Domenico Frammartino ), impreziosite dalla presenza di Salvatore, hanno posto me e lui, ancora una volta, nella favorevole condizione di rievocare i bei tempi andati e di scambiarci vicendevoli attestati di stima e di autentica amicizia. Che mai sono venuti meno nonostante il sessantennio trascorso”.

LA FAMIGLIA GARRITANO

La famiglia Garritano è numerosa (5 fratelli e 3 sorelle) e, come spesso accade ai nuclei familiari dei quartieri popolari, è sfortunata. Il capofamiglia Francesco ha trasmesso a Salvatore e Luigi la passione per il calcio ma perde la vita giovanissimo e la mamma è costretta a mandare i figli, ancora ragazzini, a lavorare. Salvatore fa il barista: prima a piazza Zumbini e poi al Bar Carbone di via Alimena, ma appena ha mezzora libera si precipita al campetto di via Molicella per giocare con gli amici del quartiere.

“Quando si perde il padre così presto – ricorda Vincenzo Perri, che nel frattempo è diventato il nuovo presidente della Popiliana – spesso i ragazzi prendono strade sbagliate, ma la famiglia Garritano è stata sana e onesta e tutti i ragazzi hanno trovato la loro giusta dimensione”. Nel 1969 Salvatore Garritano indossa la sua prima maglia biancazzurra numero nove e le quotazioni della Popiliana si impennano. Già da allora si comincia a capire che sarà proprio la squadra di Perri a recitare il ruolo di “guastatrice” tra Cariocas, Pro Casali e Boca Junior. Nel 1969/70 il parco giocatori a disposizione del talent scout Vincenzo Perri è praticamente raddoppiato. La formazione-tipo vede Giampiero Giordano tra i pali, Umile Salvo e Silvio Mazzei terzini, Ettore Perna mediano, Francesco Moretti stopper e Francesco Rizzuto libero. Nicola Riente si adatta all’ala destra per lasciare il posto di centravanti a Salvatore Garritano mentre il fratello Luigi indossa la maglia numero otto di mezzodestro, Romeo Naccarato la numero dieci ed Eugenio Morrone la numero undici.

1 – (continua)