Una città viva è una città che suona, si incontra, respira. È la città dei giovani, della musica, dei locali che animano le serate, ma anche delle famiglie, dei residenti e di chi ha diritto al riposo.
Su questa convinzione si è mossa negli ultimi anni l’amministrazione e ora si fonda l’ordinanza firmata dal sindaco Nicola Fiorita che disciplina gli orari delle attività di intrattenimento musicale nei pubblici esercizi con diffusione di emissioni sonore fino al 31 maggio.
Il provvedimento si pone in continuità con quello già adottato nel 2023 e nasce dalla volontà di trovare un adeguato punto di incontro tra tutte le parti coinvolte: esercenti, residenti, forze dell’ordine e istituzioni.
L’obiettivo è semplice e condiviso: tutelare la vitalità della città senza sacrificare la qualità della vita, garantendo spazi di libertà e momenti di socialità, ma anche rispetto per chi vive e lavora nelle aree più frequentate della movida.
Negli ultimi mesi, il notevole afflusso di persone, soprattutto giovani, nei locali e nei luoghi di aggregazione serale e notturna ha confermato la voglia di socialità e il desiderio di una città aperta e inclusiva. È un segnale positivo, che racconta una comunità viva e un tessuto economico che cresce. Ma insieme a questo entusiasmo, sono arrivate anche segnalazioni da parte dei cittadini, che hanno evidenziato l’esigenza di regole chiare per garantire la quiete pubblica.
L’Amministrazione comunale ha scelto di non contrapporre le esigenze, ma di farle dialogare. Come spiega il sindaco Nicola Fiorita: «Questa ordinanza nasce dal buon senso e dal confronto. Abbiamo voluto rinforzare il punto d’equilibrio tra il diritto dei giovani a vivere la città, quello degli esercenti a lavorare e quello dei residenti a riposare. Catanzaro deve continuare a essere una città accogliente, dinamica, ma anche rispettosa».
L’ordinanza, entrata in vigore dopo l’opportuno confronto con gli attori coinvolti di cui tiene nella dovuta considerazione le istanze, fissa le regole a cui gli esercenti dovranno attenersi ogni anno nel periodo tra l’1 ottobre e il 31 maggio.
L’ordinanza è frutto di un lavoro condiviso con la Prefettura e la Questura, che hanno evidenziato la necessità di una regolamentazione equilibrata, capace di garantire sicurezza, ordine e serenità nei luoghi della movida.
Il testo completo dell’ordinanza è consultabile sul sito del Comune di Catanzaro al seguente link:
La misura individua tre fasce orarie determinate in base alla dotazione acustica dei locali. Per gli esercizi dotati di insonorizzazione certificata tramite perizia enteca, la musica sarà consentita fino all’1.00 dalla domenica al giovedì, fino alle 2.00 il venerdì e fino alle 3.00 il sabato, nei prefestivi e durante le festività.
Locali con deroghe acustiche
La seconda fascia riguarda i locali con autorizzazione Suap in deroga acustica (60 dB interni – 40 dB esterni). In questo caso, gli orari massimi saranno le 00.30 nei giorni feriali, l’1.00 il venerdì e le 2.00 nei sabati, prefestivi e festivi.
Locali privi di certificazione
Più restrittiva la disciplina per i locali privi di certificazione acustica: la musica potrà essere diffusa fino a mezzanotte dalla domenica al giovedì, fino alle 00.30 il venerdì e fino all’1.30 il sabato, nei prefestivi e nei giorni festivi.
Musica all’esterno
Una regolamentazione specifica riguarda la musica diffusa all’esterno, valida per tutte le categorie di locali. Lo stop è fissato alle 22.00 dalla domenica al giovedì e alle 23.30 il venerdì e il sabato. Oltre questi orari, le casse dovranno essere rivolte obbligatoriamente verso l’interno per limitare l’impatto acustico sulle aree circostanti.
Obblighi per i gestori e sanzioni
L’ordinanza stabilisce obblighi per i gestori: pulizia e decoro delle aree esterne, predisposizione di contenitori per la raccolta differenziata e rispetto dei limiti acustici e degli orari. Le sanzioni prevedono fino a 2.500 euro per le violazioni degli orari e fino a 20.000 euro per le irregolarità acustiche. In caso di recidiva, alla seconda violazione scatterà la chiusura per due giorni; alla terza violazione, la chiusura per tre giorni e lo stop all’intrattenimento per sei mesi.
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