Buongiorno,
mi ritrovo a scrivere perché non ne posso più delle cose che non vanno nella nostra città di Cosenza. Tralasciando servizi vari che lasciano a desiderare e che conosciamo tutti bene, oggi mi soffermo a parlare delle case popolari o meglio dell’ ATERP. Abito in un quartiere popolare e preciso da subito che sono una corretta pagatrice del ” fitto” all’ ATERP. Più volte in diversi anni, mi sono recata negli uffici addetti a lamentare della fatiscenza esterna ed interna delle stesse case, ovviamente precisando del mio appartamento.
Nelle case c’è umidità che ha favorito purtroppo una sorta di asma bronchiale ai miei figli… per questo motivo ho provveduto a rivestire a MIE SPESE il muro della loro stanza per non favorire ulteriormente a far entrare umidità,ma è servito a poco. Il dramma dei balconi che cadono a pezzi colpendo a volte automobili e persone che transitano a piedi, questo diventa pericoloso…
Gli unici ad intervenire subito come sempre sono i vigili del fuoco. che mettono in sicurezza il luogo interessato transennando la zona. Purtroppo quando ci si reca negli uffici appositi per segnalare il tutto, si viene liquidati con una sola frase “Nun ci su sordi” detto esplicitamente nella nostra dialettica. Io non credo di essere l’unica pagatrice anzi credo che come me ci siano tanti pagatori. Quindi la domanda nasce spontanea: con gli affitti che gestisce l’Aterp cosa viene fatto? Da oggi in poi non darò un centesimo in più a quanto dato finora. 
Qui si rischia davvero l’incolumità e la salute delle persone, non si può rispondere ad un utente che chiede di avere manutenzione nella propria abitazione e fuori al palazzo abitato “Nun ci su sordi”, mi dispiace ma non lo accetto più. Oltretutto per voci esterne nei quartieri popolari, ci sono persone che lamentano di avere ricevuto lettere nelle quali si legge che se non si regolarizza un pagamento, addirittura si viene tolti fuori dalla propria abitazione. Siamo arrivati alla frutta. Quindi fermo restando che con molta probabilità i lavori di ristrutturazione verranno effettuati per chissà quale data da destinarsi, fino a quel momento non darò più un centesimo all’ ATERP.
Lettera firmata









