ROMA – Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, in considerazione degli accertati condizionamenti da parte della criminalità organizzata che compromettono il buon andamento dell’azione amministrativa, ai sensi dell’articolo 143 del Testo unico degli enti locali (decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267), ha deliberato lo scioglimento dei consigli comunali di Paternò (Catania) e di Altomonte (Cosenza), e l’affidamento della gestione dei due comuni ad altrettante commissioni straordinarie per la durata di diciotto mesi. Di seguito, quel poco che sappiamo di questa vicenda, abilmente tenuta sotto silenzio dal “padrone” del Comune di Altomonte ovvero l’assessore regionale all’Agricoltura Gallo cedrone e dal sindaco pupazzo, finalmente “decapitato” Giampietro Coppola.
Era gennaio 2025 quando il Comune di Altomonte è finito sotto l’occhio del Ministero dell’Interno. C’era il sospetto fondatissimo e adesso messo nero su bianco che l’azione amministrativa potesse essere stata compromessa da infiltrazioni mafiose che ne possano aver determinato l’andamento dell’Ente e delle sua componente politica. In particolare, l’occhio del Viminale è andato al rapporto con alcune aziende già colpite da interdittiva antimafia. Una delle quali sarebbe molto legata alle posizioni politiche dell’assessore regionale all’Agricoltura Gianluca Gallo, che è da sempre vicino al sindaco Coppola, che ha fatto anche parte della sua struttura alla Regione ed è notoriamente un suo sostenitore. Mentre l’altra rispondeva agli ordini di un ex assessore di Coppola, che in paese tutti conoscono: il classico segreto di Pulcinella che presto “sveleremo”.
Di conseguenza, alla fine di gennaio, il Prefetto di Cosenza, Rosa Maria Padovano, su mandato del Viminale, aveva nominato la Commissione d’accesso antimafia istituita in base all’articolo 143 del decreto legislativo 267/2000 sullo scioglimento degli organi democratici eletti a causa di infiltrazioni mafiose. A darne notizia era stato lo stesso primo cittadino Gianpietro Coppola… La Commissione nominata dal Prefetto aveva subito chiesto l’accesso agli atti amministrativi per verificare se vi fossero state o ci fossero ancora infiltrazioni mafiose a determinare le azioni dell’ente comunale nella sua componente politica o in quella gestionale/amministrativa. Poi c’era stata una richiesta di proroga delle indagini di sei mesi e nella tarda serata di ieri è arrivata la mazzata ovvero il responso di scioglimento – CHI E’ IL SINDACO GIANPIERO COPPOLA, SOSTENITORE DI GALLO (https://www.iacchite.blog/lettere-a-iacchite-calabria-lultima-nomina-clientelare-dellassessore-gallo-e-del-suo-zerbino/)









