dalla pagina FB di Francesco De Cicco, consigliere regionale Democratici Progressisti
Chi nasce in un quartiere come Cosenza vecchia, Via Popilia, San Vito, Via Panebianco ecc.. viene catalogato subito!
Sapete quel lunghi fascicoli al comune? Esatto quelli! È come se ci fosse un fascicolo dedicato a noi, “gente dei quartieri”.
Quando ti chiedono di dove sei e tu rispondi che abiti li, le persone cambiano faccia, e alcune ti evitano, quelle più ambiziose invece ti “tengono buono”.
“Sai, non si sa mai! Magari è parente a quel mafioso che abita e comanda la citta”.
E allora cresci. Capisci che in questi quartieri pieni di case popolari risiedono quelle persone che lavorano per mangiare. Per far crescere i figli senza badare poi così tanto
alla scuola. Ma li amano! Anche senza conoscere qualche strofa di Pirandello, o meglio ancora, non sapere nemmeno chi sia Pirandello!
Chi cresce qui, in questi quartieri, sa che per crescere bisogna lavorare.
Sa che i sogni, quelli grandi, si fanno la notte, e che una volta svegli, rimangono lì.
Poi però ci sono i testardi.
Rari direte voi! FIGURIAMOCI se in uno di questi quartieri potrà mai crescere uno che crede e ADDIRITTURA realizza i propri sogni! Che poi… che sogni potrebbero essere?
Diventare un calciatore?
Diventare una modella o un’attrice? SI ANCHE!
Gli stessi sogni che fa chi non abita qui! Nei quartieri!
Qui nei quartieri impari a distinguere il bene dal male. Impari ad apprezzare l’umiltà! Impari il dialetto, che fa arrivare al cuore ciò che dici a volte più di una frase di Pablo Neruda.
Quelli testardi dei quartieri imparano due volte.
Imparano a salutare sorridendo sinceramente.
Imparano ad amare e a rispettare. A non essere materialisti e a donare. A donarsi. Imparano a piangere e a dividere!
Quelli testardi studiano! La notte. Perché il giorno lavorano.
Quelli dei quartieri, quelli testardi, vivono due volte. E quando realizzano i propri sogni piangono, E sono felici come gli altri. Però due volte in più!









