Reggio. La Sacra Effigie della Madonna torna all’Eremo tra devozione, pioggia e commozione

REGGIO – La tradizione si è rinnovata con la stessa intensità di sempre. Il quadro, custodito con cura dai portatori della vara, è tornato “a casa”, accolto da un fiume di fedeli che non hanno voluto mancare a uno dei momenti più identitari e sentiti dalla città.

Una processione che scalda il cuore

Nonostante il maltempo, la processione si è snodata lungo il percorso con un silenzio carico di emozione e preghiera. Le gocce di pioggia che scendevano sui volti non hanno attenuato l’intensità del momento: anzi, sembravano fondersi con le lacrime sincere di chi vede nella Madonna dell’Eremo non solo una figura sacra, ma un punto fermo, un conforto, una presenza familiare.

I portatori della vara, con passo deciso e cuore colmo di devozione, hanno accompagnato la Sacra Effigie lungo tutto il tragitto, supportati dagli applausi e dalle preghiere della gente assiepata ai bordi delle strade. Una fatica vissuta come dono, come atto d’amore verso la Patrona e verso la comunità.

Il rientro “a casa”

L’ingresso del quadro nella Chiesa dell’Eremo è stato accolto da un lungo e commosso applauso. Un abbraccio collettivo: quello della città verso la sua Madonna, e quello della Madonna verso Reggio.

In tanti hanno parlato di un’atmosfera “speciale”, quasi sospesa, dove il profondo legame tra fede e identità reggina è tornato a manifestarsi in tutta la sua forza.

La Sacra Effigie, dopo il tradizionale periodo nella Cattedrale, ha così fatto ritorno nel suo luogo naturale, nella sua casa, rinnovando una tradizione che di anno in anno continua a unire generazioni diverse, famiglie, fedeli e semplici cittadini.

Una città che non rinuncia alla sua devozione

Anche quest’anno Reggio Calabria ha dimostrato di essere una comunità che non si arrende né al tempo né al meteo, perché quando si tratta della sua Madonna dell’Eremo, la partecipazione è sempre totale.

Con il rientro della Sacra Effigie, si conclude un momento particolarmente sentito per la città, lasciando nei cuori dei presenti un’emozione difficile da raccontare ma semplice da riconoscere: quella di sentirsi parte di una storia che continua, viva, radicata e sempre luminosa. Fonte: ReggioTV