Un’agenda politica è l’insieme di priorità e obiettivi che un governo o un partito si prefigge di raggiungere. Nell’agenda politica o meglio, nel programma amministrativo presentato nove anni fa e, riproposto all’ultima tornata elettorale dal gruppo Identità e futuro per Zambrone, capeggiato dal sindaco Corrado L’Andolina, sulle strade si scriveva al paragrafo o) e al paragrafo w): “Per tutti i centri abitati (capoluogo e frazioni) e le località: cura costante delle strade, marciapiedi, giardini e piazze”.
Impegno, promozione, valorizzazione del territorio, maggiore benessere sono le parole che compaiono con maggiore frequenza nel programma per presentarsi agli elettori.
Quegli stessi elettori che però, per riuscire a percorrere con sicurezza strade comunali, sono stati costretti a pulirle in autonomia, con mezzi propri, come è successo ad esempio a Madama di Zambrone.
Zambrone non ha più strade che possano definirsi tali. Chi le percorre, è esposto quotidianamente al rischio di incidenti per il loro stato di abbandono, con il manto stradale letteralmente a pezzi e con fitta vegetazione che ne riduce la visibilità e l’ampiezza.
Un danno che si ripercuote anche su quella famosa “valorizzazione del territorio” che viene a mancare e che produce i suoi effetti nefasti nel tempo e in vari settori della vita della cittadina zambronese, compresa l’immagine turistica di Zambrone.
Abbiamo inviato un’interrogazione al sindaco e presidente della provincia Corrado L’Andolina con delega ai lavori pubblici, al vice sindaco Nicola Grillo con delega alla viabilità e per conoscenza, all’ufficio tecnico del comune di Zambrone proprio sullo stato di abbandono di due strade comunali presenti nel capoluogo: Qualtride e Spano. Strade con abitazioni, famiglie che ci vivono regolarmente e a cui il comune fa pagare dei servizi.
Queste strade sono letteralmente impraticabili. Per riuscire a documentare il loro stato di dissesto, il capogruppo Epifanio, ha dovuto usare un mezzo idoneo con 4×4.
In particolare, nella strada denominata Qualtride che si interseca alla fine con la ex SS 522, ad ogni pioggia arriva un fiume di fango e pietrisco che rendono la strada di competenza provinciale molto rischiosa per chi la percorre.
Un danno che arriva su un’arteria di fondamentale importanza per il traffico della Costa degli Dei e che è stata appena rimessa a nuovo con asfalto e segnaletica orizzontale.
Ecco perchè la nostra interrogazione viene inviata al sindaco e presidente Corrado L’Andolina, per duplice rappresentanza di responsabilità degli enti gestori delle strade e della loro sicurezza.
Una strada comunale danneggia la sicurezza di una strada a competenza provinciale e per entrambe, la responsabilità della loro manutenzione, appartiene alla stesso ufficiale di governo, comunale e provinciale: Corrado L’Andolina.
Uno stato di dissesto e abbandono lungo nove anni, che ha “legittimato” anche alcuni incivili, ad abbandonare rifiuti sul bordo della carreggiata e nei terreni confinanti. E’ questa l’immagine che l’amministrazione comunale vuole dare del suo territorio?
(A conferma di quanto scriviamo, pubblichiamo delle foto per completezza descrittiva del nostro comunicato stampa.)
Nel documento inviato via pec, proponiamo alla maggioranza la possibilità di mettere in sicurezza almeno una delle due strade, informandoli sulla possibilità di presentare istanza per l’ottenimento del fondo di 150 mila euro destinati a investimenti stradali nei piccoli comuni con meno di 5000 abitanti e proponendo, altresì, la possibilità di utilizzare anche fondi comunali per completare un lavoro che garantisca sicurezza agli automobilisti e durata dell’intervento.
Siamo stati spesso accusati di saper solo denunciare inefficenze che ad ogni modo esistevano ed esistono. Ma questo fa parte del ruolo dell’opposizione che deve controllare, criticare, e proporre una politica alternativa che contribuisca ad un dibattito democratico e costruttivo. Un ruolo che teniamo a ricordarlo a chi troppo spesso, cerca di spingere l’opinione pubblica a vederci come seminatori di odio e distruttori dell’immagine del proprio paese.
Un’immagine, quest’ultima, che non può appartenerci, non avendo avuto potere esecutivo sulla vita amministrativa del comune di Zambrone.
Epifanio Mariella
Conca Amelia
Cotroneo Fabio










