UNA BRUTTA STORIA
Quanto sta succedendo alla Provincia di Vibo, politicamente, è disgustoso e sconcertante. Vedere un uomo, il presidente, nonostante la sfiducia, sostanziale, con le dimissioni della maggioranza dei consiglieri e con il conseguente scioglimento del Consiglio e nonostante sia inviso da ogni parte politica, restare abbarbicato alla poltrona, per quanto fortemente remunerativa, è veramente uno spettacolo abominevole che, certamente, non fa bene alla politica e alle Istituzioni che dovrebbero essere rappresentate, sempre, con dignità e onore.
I maggiorenti del centrodestra, dopo aver scelto ed eletto, tre anni addietro, il sindaco di Zambrone a presidente della Provincia tessendone lodi e qualità politiche e personali per poi, dopo poco tempo, per motivi a loro noti, diventare il nemico da abbattere, cosi come avevano fatto con il presidente precedente, non è per niente edificante. Non ne azzeccano uno!
Pertanto, incavolatissimi, quasi al completo, hanno deciso di non partecipare alle farsa delle elezioni del 12 dicembre per non “legittimare”, ancora una volta, il discreditato L’Andolina. Il centrosinistra, unitamente ai 5 Stelle, dopo aver gridato peste e corna della gestione L’Andolina, non ascoltando qualche voce saggia che li esortava a disertare lo strano appuntamento elettorale, parteciperanno, baldanzosi, alle elezioni, tra “amici”, facendo finta di non capire che il loro assurdo comportamento non farà altro che dare qualche soffio di ossigeno al “presidente” per tirare a campare.
Noi Moderati, con il segretario provinciale, che esprime l’unico consigliere regionale della Provincia, hanno pensato bene, prima degli altri, di chiamarsi fuori dalla tragicomica rappresentazione. Questa storia, che ha dell’incredibile, ha evidenziato in tutta la sua gravità, anche ai più distratti, l’inadeguatezza della famigerata legge “Delrio” sulla riforma delle Province, partorita dal governo Renzi. Questa assurda legge, 56/2014, non ha fatto altro che ridimensionare e creare confusione ad una delle istituzioni più importanti della nomenclatura dello Stato arrivando, addirittura, ad escludere i cittadini dalle elezioni del presidente e del Consiglio Provinciale e non prevedendo, assurdamente, neanche la sfiducia, da parte dei consiglieri, del presidente. Una legge inadeguata che va cambiata con urgenza per dare funzionalità, vigore e adeguatezza all’importante istituzione e il ruolo primario ai cittadini che le compete.
Nicotera – 24.11.2025
Movimento Politico Nazionale “Indipendenza”
Il Vice Coordinatore Provinciale – Enzo Comerci









