Sanità privata, stop agli interventi chirurgici convenzionati se i budget sono terminati
di Francesca Canino
Fonte: Stampa Libera
Nelle prossime settimane, le case di cura private calabresi che hanno esaurito il budget assegnato per le prestazioni chirurgiche convenzionate potrebbero essere costrette a sospendere gli interventi chirurgici in convenzione con il Servizio Sanitario Regionale. Sembra anche che la Regione Calabria abbia diffidato le strutture sanitarie dall’eseguire interventi extra budget, annunciando che non saranno riconosciuti rimborsi. La decisione rischia di aprire una crisi sanitaria di notevole portata. Per centinaia di calabresi, l’impossibilità di accedere alle prestazioni nelle case di cura private convenzionate che hanno terminato i fondi farà prolungare i tempi di attesa. Tempi che negli ospedali pubblici sono già lunghissimi, motivo per cui la sospensione delle prestazioni private convenzionate rischia di trasformare situazioni di urgenza medica in vere emergenze.
Pare che la sospensione durerà fino all’inizio del nuovo anno, quando saranno disponibili i nuovi budget regionali. In questa finestra temporale, chi necessiterà di interventi chirurgici dovrà scegliere tra due alternative entrambe problematiche: spostarsi in altre regioni, affrontando costi e disagi di trasferimento, oppure attendere i primi mesi del 2025, sperando in uno stanziamento veloce di nuovi fondi. Oppure essere fortunati e trovare uno spazio in un ospedale pubblico. Il blocco degli interventi non riguarda solo i pazienti. Anche il personale sanitario delle cliniche private sarà colpito dalle conseguenze della crisi. Con la sospensione delle attività convenzionate, infatti, molti operatori rischieranno di non percepire lo stipendio e la tredicesima. La vicenda mette in luce un nodo strutturale: la rigidità dei budget e la mancanza di fondi adeguati per coprire le esigenze reali dei cittadini.









