La grande truffa dell’olio “tunisino” spacciato per calabro-pugliese. Altro che “miracolo” di Lollo: siete tutti una finzione

di Santo Gioffrè 

Addunca, se quest’anno la produzione di olio in Italia, soprattutto concentrata tra Calabria, Sicilia e Puglia, si aggira intorno a 250-300 mila tonnellate e il consumo nazionale si aggira attorno ai 400 mila tonnellate, com’è possibile che l’Italia esporti, nel mondo,750-800 mila tonnellate di olio etichettato italiano?

Che è, un altro miracolo di questo governo, tutto made in Italy, bruschetta calda e olio tunisino? Questi grandi geni del nazional-patriottico governo che vanno saltellando e danzando come l’uccello del paradiso in calore, vogliono spiegare com’è possibile che accada questa mastodontica truffa tutta italiana, assieme alla carne marcia riciclata?

Ma come? Si lasciano morire poveri immigrati, in cerca di vita, nel Mediterraneo, non prestando i dovuti soccorsi, con la scusa di combattere i trafficanti e, poi, si lasciano entrare in Italia centinaia di tonnellate di olio tunisino, algerino e greco?

Possibile che il semi-eclissato, semi-cognato della capa, Ministro dell’Agricoltura e, nientepopodimeno, della Sovranità Alimentare, non si accorga di nulla? Che tubo di sovranità alimentare difendi se il prodotto nazionale per eccellenza viene così truffato e manipolato? Ahooo, ma possibile che siete tutta una finzione? Ma come? In Calabria, costringete chi si rompe il culo a coltivare gli uliveti e a produrre olio (la stragrande maggioranza) a vendere a 250-300€ al quintale allo stoccaggio d’ammasso e, poi, permettete, perché non esiste alcun controllo di filiera, a farlo mischiare e a porlo sui mercati nazionali ed esteri a 1200-1500€ al quintale?

Ma qual è il miglior mestiere, quello dei sensali e degli intermediari delle bande di speculatori delle multinazionali? Già ci avete ridotto in mutande con la storia che bisogna armare un regime, quello Ucraino, che è solo un enorme collettore-imbuto di mazzette corruttive… Ora, in Calabria, il potente, festaiolo, pluri-votato assessore all’agricoltura, ci vuol dire se tutti i plurimi, potenti, strumenti di controllo anti-truffa hanno portato a risultati nel campo delle truffe legate al mercato del prezzo dell’olio, denunciate, persino, da Coldiretti? No, perché qui,tra Seminara e Palmi, la gran massa di piccoli coltivatori e produttori, che sono la maggioranza, sono stritolati e si trovano muru cu muru cu spitali… Ma guarda chi pupi danzanti ci sono in giro, guarda…