Il 2025 volge al termine ed è tempo di bilanci a Casali del Manco.
Un anno difficile per i casalini che hanno dovuto fronteggiare gli effetti rovinosi di un’azione amministrativa talmente sguaiata da diventare paradossale.
Il problema è strutturale: da un lato dirigenti – uno in particolare con le mani in pasta ovunque – che dettano la linea politica e l’indirizzo dell’azione amministrativa, dall’altro amministratori che sono meri comunicatori (divulgatori è… troppo) di quanto da altri deciso.
Uno schema invertito questo, pericoloso e dannoso oltre che esoso per i casalini.
Questo succede perché nessuno degli attuali amministratori è capace di fare politica e questo si traduce in una totale assenza di progettualità per lo sviluppo del territorio (tutti i progetti realizzati o in fase di attuazione, sono riconducibili alla gestione Martire) e nell’incapacità di utilizzare il contributo straordinario per raggiungere economie di scala e garantire la funzionalità ed efficienza dei servizi per i cittadini.
In altre parole a Casali del Manco chi sulla carta amministra fa come la cicala nella favola di Esopo: canta, sperpera e fa la bella vita mentre la formica- le formiche, i casalini – tirano la cinghia e fanno economia perché gli scarsi servizi hanno costi sempre più elevati e anche perché, a quasi 9 anni, si chiedono ancora a cosa sia servita la fusione.
Le cicale credono di aver trasformato il paese nella capitale del gusto e della cultura: banchetti e rinfreschi offerti a chicchessia, vescovi, eparchi, relatori, appartenenti ad ordini professionali, tutti devono andare via da Casali del Manco “A PANZA CHJINA” e poi ancora sagre e feste (circa 100.000 euro) “ppe né sciala’”!
Dal canto loro, i casalini vorrebbero invece godere solo di servizi che vengano incontro alle loro esigenze, un asilo nido funzionante, a settembre il sindaco aveva ammesso che, per un grave errore procedurale, l’asilo non poteva essere aperto, le famiglie ancora attendono di poter mandare i propri figli a scuola.
Vorrebbero vedere risolto definitivamente il problema della carenza idrica, anche qui, la comunicativa sindaca poco tempo fa sui social aveva dichiarato che la carenza idrica, con una maggiore portata d’acqua, non ci sarebbe stata più, salvo poi però rilevare che estese zone di Casali del Manco non hanno l’acqua. (In un consiglio straordinario di settembre 2024 l’assessore Ferraro aveva annunciato che a dicembre 2025 l’opera di captazione sarebbe stata completata).
A Casali del Manco i soldi ci sono ma vengono spesi malissimo per mancanza di visione politica unitaria e lungimirante.
A Casali del Manco la vera assente è la politica quella vera, quella che fa scelte per i cittadini e per risolvere i problemi collettivi ed allora ci si ritrova gente impreparata ed improvvisata che detiene pericolosamente il potere, che ride e si autoincensa senza saper fare nulla ed allora, per esempio, ci si ritrova con un asilo nido ancora chiuso, uno in costruzione a Morelli e un altro, udite udite, in fase di progettazione…a Pedace, invece a Feruci, una delle frazioni meno popolose, stanno progettando una mensa scolastica, così, tanto per fare.
Cioè a Casali del Manco, un paese demograficamente vecchio, dove la natalità è ai minimi storici e l’emigrazione giovanile tocca i picchi più alti, loro cosa progettano, asili a gogò e mense!
Questo succede quando si perde la cognizione spazio temporale della realtà.
E poi ancora marciapiedi mai ultimati e già vecchi, il “bando borghi” investito in Sila, coi centri storici che sono un colabrodo, Cribari paese museo che non può tradursi solo nel presepe vivente uguale a sé stesso da oltre 20 anni.
Il finale della favola di Esopo lo conosciamo tutti: insegna il valore della prudenza e della morigeratezza, agli amministratori casalini, grandi comunicatori social, consigliamo di riprendersi il loro ruolo perché i cittadini non hanno eletto Celestino e co., li invitiamo ad iniziare a gestire le risorse dell’Ente con quella necessaria accortezza che fino ad ora “2.0 sarà bellissimo” non c’è stata, d’irridere e sbeffeggiare di meno i membri dell’assise comunale perché ciò denota mancanza di educazione oltre che di rispetto verso chi riveste ruoli istituzionali ed infine auguriamo ai casalini, per il 2026, che si avvedano dei gravi danni che quest’amministrazione sta causando al territorio casalino ormai politicamente spento, arido ed abbandonato a sé stesso e se ne ricordino nell’urna elettorale.









