di Mario Oliverio
È morto Franco Rossi. La Calabria perde una mente creativa, dinamica, competente. Un urbanista di riconosciuta qualità ed eccellenza.
Ho avuto il piacere di averlo come Assessore alla Pianificazione Territoriale e all’Urbanistica nella Giunta Regionale da me presieduta e di apprezzarne la visione, le sue idee innovative, la lungimiranza.
A lui la Calabria deve il Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (PTRC) e una legge urbanistica davvero innovativa, con l’obiettivo di realizzare “consumo di suolo zero”, la riqualificazione del patrimonio edilizio e il recupero dei centri storici.
E ancora, i “Contratti di Fiume”, con l’obiettivo di valorizzare il territorio e riqualificare gli insediamenti umani, urbani e rurali, lungo i nostri fiumi. Una visione del territorio e dell’uso del suolo in armonia con la natura, rispettoso dell’ambiente.
Ho perso un amico leale, coraggioso, generoso, che mi sono trovato vicino in uno dei momenti più bui della mia vita.
Toccò a Franco Rossi sostituirmi nelle settimane immediatamente successive a un provvedimento giudiziario ingiusto e infondato che mi aveva colpito, costringendomi all’obbligo di dimora a San Giovanni in Fiore.
Lo fece con grande equilibrio, rigore, rispetto istituzionale e umano nei miei confronti.
Ricordo le sue visite quotidiane a San Giovanni in Fiore per tenermi aggiornato su tutto, anche sulle piccole cose. Le serate trascorse insieme davanti al caminetto di casa mia, davanti a una bottiglia di buon vino che non mancava mai di portare e che accompagnava le sue riflessioni intrise di grande umanità e sensibilità. Il suo orgoglio per il figlio in Cina, del quale gli piaceva ricordare il lavoro innovativo e qualificato che svolge.
Una vita, quella di Franco Rossi, che lascia un segno, non solo un’eredità di affetti, anche al di là delle persone che lo hanno conosciuto.
Ciao Franco.
A Valeria e ai tuoi figli un forte abbraccio.









