Non c’è pace alla Fondazione Terina, una delle tante società in house della Regione Calabria che ha fatto la fine che doveva fare: posta in liquidazione con a capo della “banda” il commissario Fabrizio D Agostino, che è anche direttore del Corap oggi Arsai. Come dire: carrozzoni clientelari e politici… a tavoletta.
La notizia che ci segnalano ormai da più giorni è che la malapolitica calabrese sta gestendo i bandi per il personale proveniente dalla Fondazione Terina senza una logica e ha delegato alla bisogna l’assessore Calabrese e la “colletta bianca” Montilla. Pare che dopo l’ultima tragicomica tornata elettorale abbiano preso in mano la situazione ma – come da scontatissimo copione -, non sono stati equi e come sempre sono uscite fuori disparità di tutti i tipi. In particolare, tra i privilegiati ci sono 4 soggetti, tra i quali tre che verrebbero elevati direttamente funzionari ad elevata qualifica e poi uno con una minilaurea che fa il custode di Terina diventerebbe improvvisamente… istruttore tecnico, e naturalmente si sta facendo di tutto per farlo entrare dalla porta principale dal momento che stiamo parlando di Serafino Gallo, il faccendiere del consigliere regionale meloniano Montuoro., quello che di mestiere farebbe… il poliziotto.
Nell’elenco poi ci sono anche un uomo di Emanuele Ionà, il venditore di Audi, nipote di Giovanni Raso, capo struttura dell’uomo Audi mentre altri due fanno parte del servizio civile in quota Pallaria/Calabrese/Scalzo: li vorrebbe sistemare Lello Greco, il direttore generale della Terina… E gli altri dipendenti ex Terina sarebbero in procinto di essere trasferiti tutti in enti subregionali, facendo tre prove…
Secondo le informazioni che ci sono arrivate in queste ore, sembra che l’assessore Calabrese e la sua scudiera Montilla abbiano blindato il bando dei parchi marini per far entrare i quattro raccomandati impedendo a tutti di partecipare. Eppure anche la Corte dei Conti ha detto basta, visto che siamo giunti a ben… 18 milioni di euro di debiti
I dipendenti di Terina dicono di avere una legge regionale che parla chiaro e che dice che potevano transitare, direttamente, i primi assunti ma a quanto pare non tutti hanno potuto scegliere: alcuni sono privilegiati e ormai questa circostanza è diventata… come il segreto di Pulcinella. Morale della favola? L’obiettivo è quello di bloccare il bando del concorso pilotato e truccato. E noi siamo qui per questo ovvero per denunciare tutte le manovre che stanno dietro a questo bando.
Con questa legge finalmente i dipendenti pensavano di poter recuperare la dignità: il contratto di lavoro è privato e uguale per tutti. Ma a quanto pare c’è qualcuno che la legge non la vuole rispettare. Ci dicono che la circostanza grave è che – visto che la Terina e in liquidazione e vista la legge di cui sopra – i dipendenti devono essere smistati in vari enti subregionali mantenendo il contratto privatistico, e invece non è così perché alcuni bandi sono attinenti alla legge, ma questo bando, fatto da un ente regionale, appena uscito, è di fatto blindato perché cucito su misura e ad hoc per sol3 4 unità che saranno inquadrate con contratto uguale a quello dei dipendenti regionali. Quindi ci sarebbe da annullare il bando dei parchi marini perché non è giusto che solo 4 dipendenti diventeranno regionali mentre gli altri rimarranno in enti subregionali con contratto privatistico. Perché questa differenza? Lo scopriremo presto…









