Lettere a Iacchite’: “Pasqualina, i suoi fratelli e i nuovi amici di Cassano” 

Pasqualina, i suoi fratelli e i nuovi amici di Cassano

Il sindaco di Corigliano-Rossano Flavio Stasi in questi anni ha gestito numerosi beni confiscati. Qualora avesse vinto (ipotesi fortunatamente scongiurata), Pasqualina Straface avrebbe dovuto gestire oltre 8 milioni di beni confiscati alla ‘ndrangheta, cioè alla propria famiglia, ovvero ai fratelli entrambi condannati per associazione a delinquere di stampo mafioso e che sono stati al regime del 41 bis. 

L’ultima confisca confermata in ordine di tempo è quella dello Snoopy, lido della famiglia Straface, nel quale ultimamente l’attuale consigliera regionale di Forza Italia (voluta da Occhiuto sia alla Regione sia come candidata sindaco a Corigliano-Rossano) ha festeggiato un compleanno, poco prima che i carabinieri scoprissero che la “separazione” tra il fratello e la cognata era solo fittizia e costruita ad arte per evitare che lo Stato confiscasse altri beni. 

Anche lo stabilimento balneare, dunque, due anni fa, è stato definitivamente confiscato. Ma se questo è stato spiattellato sulla stampa nazionale, ci sono questioni ben più importanti che tutti sembrano dimenticare, ma non chi ha appena un po’ di memoria storica. Innanzitutto la Straface, da sindaco, ha governato pochi mesi che gli sono bastati per farsi sciogliere per mafia, ma anche per farsi condannare dalla Corte dei Conti ad un risarcimento enorme (decine di migliaia di euro) nei confronti di una nota azienda del territorio, a causa della propria condotta scellerata e spregiudicata. 

Ma è tempo di allargare gli orizzonti. Mette piede anche a Cassano Jonio instaurando rapporti con personaggi più che ambigui dal quale il Gallo Cedrone si era furbescamente allontanato. Parliamo di personaggi legati al clan degli zingari, a parenti che appartenevano al clan Portoraro e a ragazzi che vivono la vita notturna in maniera sfrenata tra droga e alcol e salotti conosciuti dalla criminalità organizzata. Questo è quello che Occhiù ha da proporci: un assessore impresentabile che ha mani in pasta nel malaffare di tutta la provincia di Cosenza. 

Lettera firmata