Fonte: Domani
L’operazione Occhiuto punta a un primo obiettivo: far saltare il capogruppo alla Camera di Forza Italia, Paolo Barelli, fedelissimo del segretario di FI, Antonio Tajani. Al suo posto la neo-corrente vuole l’ex portavoce di FI, Debora Bergamini. Nella lista nera ci sono poi Maurizio Gasparri, Fulvio Martusciello e Francesco Battistoni. La genesi della nascita della corrente “In Libertà” parte il 31 luglio 2025, giorno delle dimissioni di Occhiuto dalla presidenza della Calabria. Da lì inizia la guerra. Il vicepremier vorrebbe cuocere a fuoco lento Occhiuto.
Incassato il bis, però, il governatore lancia la controffensiva. Prima di ufficializzare la data (17 dicembre) della nascita della corrente, Occhiuto si confronta con Marina Berlusconi. E riceve la benedizione. Tra gli spin dell’operazione figurano due volti Mediaset: Nicola Porro e Andrea Ruggieri. Ma la partita vera si gioca in parlamento. Sono pronti ad aderire alla corrente Giorgio Mulè, la sottosegretaria Matilde Siracusano (moglie di Occhiuto), il senatore Mario Occhiuto (fratello del governatore). E ancora i parlamentari Alessandro Cattaneo, Cristina Rossello, Francesco Canizzaro, Maria Tripodi. Per ora il gruppo Fascina (Tullio Ferrante, Alessandro Sorte e Marco Benigni) resta al fianco di Tajani. (Ivan Righi)









