Estratto dell’articolo di Enrica Riera per Domani
… A gravare sulle spalle del presidente è l’inchiesta che lo vede indagato per corruzione. E non solo. Ci sono anche tutti quei legami e quelle relazioni “pericolose” che potrebbero causargli più di un problema. Sotto la lente della procura di Catanzaro guidata da Salvatore Curcio è finito il “cerchio magico” di Occhiuto. Su cui, proprio ieri, si è abbattuta anche la scure dei giudici contabili.
I giudici contabili
La Corte dei conti di Catanzaro ha disposto un decreto di sequestro conservativo per oltre nove milioni di euro su beni immobili e mobili dell’azienda ospedaliera del capoluogo calabrese, la Renato Dulbecco, per gestione illecita delle procedure delle liste d’attesa del reparto di oculistica dell’ospedale, indebita percezione di emolumenti stipendiali non dovuti, appropriazione di beni pubblici per fini privati. Nel provvedimento si parla di «danno da “privatizzazione” del servizio pubblico», di condotte che avrebbero causato un veroe proprio danno erariale.
Un’inchiesta in cui gli indagati sono undici. Tra questi anche il primario di anestesia a Cosenza, Andrea Bruni, molto legato a Occhiuto e, ancora, il medico Eugenio Garofalo. Classe 1987, Bruni nel 2024 era stato nominato consulente della regione Calabria, poi confermato consulente esterno personale del presidente per le attività della Conferenza stato-regioni (incarico con scadenza al 31 dicembre 2025).
Garofalo, invece, pure lui classe 1987, è anestesista rianimatore. Il professionista ricopriva un incarico importante: era presidente componente del comitato etico centrale della regione Calabria. A Bruni i giudici contabili contestano un danno di circa 357mila euro. A Garofalo quello di 463mila euro.
Un’operazione contabile che, pertanto, si aggiunge al “fronte penale”. Quest’estate la procura catanzarese aveva disposto una serie di misure cautelari proprio per la stessa vicenda: le presunte liste privatizzate alla Dulbecco. Tra gli indagati per truffa in quel filone, ancora in corso, i consulenti in materia sanitaria di Occhiuto, quindi Garofalo e Bruni.
Inchieste incrociate, insomma, che agitano la Cittadella. Sia per le conseguenze sul “sistema sanità” messo sotto scacco dalla magistratura, ma anche e soprattutto per quelle relazioni che mettono in imbarazzo il presidente azzurro.









