“ORA ET LABORA” è la regola dei consiglieri vibonesi
di Rocco Tripodi
L’altro ieri, 22.12.2025, h. 10,37, sono iniziati i lavori del Consiglio Comunale, per cui a quell’ORA, e non alle 8,30 come da convocazione ufficiale (prot.75494/25); e noi cittadini presenti (in realtà solo io) che a questa ci siamo attenuti, ancora una volta RESISTIAMO dando fondo all’ultimo ATTO POLITICO che ci rimane, la GENTILEZZA, e pazientemente attendiamo. Gli ultimi a presentarsi, insieme, ma da due ingressi differenti, sono stati il sindaco AGGARBATUNI e il capogruppo dei Democratici riformisti NICO CONSOLE. Sindaco che ultimamente in molti lo rappresentano bendato con le mani legate dietro la schiena, e il capo poggiato su un robusto ceppo, con a fianco incappucciato (molto a suo agio) NICO CONSOLE che impugna una luccicante ascia, non certo per fare la punta alle matite.
LABORA (dicevo nel titolo) per l’inenarrabile fatica a cui si sottopone gran parte dei consiglieri che lamentano, in conseguenza di ciò, mal di schiena, strappi, indolenzimenti, stress da affaticamento, strapazzo, sudorazione copiosa e in alcuni sollecitazione imbarazzante di guallera.
C’è da approvare il bilancio preventivo e una serie di rimborsi per pagamenti sospesi, prima che stacchino la corrente del municipio. Approveranno tutto avendone i numeri, con l’ammuina dell’opposizione che “trasi e nesci” dall’aula, come fosse…; va beh! Trasi e nesci, punto e basta.
Come da copione, il sindaco introduce elencando i tanti incontri avuti a livello locale, provinciale e regionale per discutere pacatamente, piano piano e sottovoce, come si conviene a un sindaco che veste DOLCE&GARBATU, di: delocalizzazione dei depositi costieri; della deriva sanitaria; di nuovi musei; dei 19.000.000 che ci vengono raccontati come fossero in monete sonanti portate eroicamente in spalla dal padrone della sanità privata locale, il senatore PEPPE MANGIALAVORI.
– DEPOSITI COSTIERI. In sintesi l’Amministrazione si dice impegnata a fare spostare i serbatoi di carburanti per mettere in sicurezza i nostri concittadini della Marina e le marinate stesse, e, con l’occasione, non ultimo, valorizzare le sconfinate proprietà e i progetti dell’imprenditore Francesco CASCASI. È accertato che la presenza della Meridionale Petroli sul litorale costituisce un reale rischio di disastro ambientale con conseguenze catastrofiche per la popolazione. Per cui la delocalizzazione a Portosalvo dell’intera azienda si rende necessaria, dice il sindaco.
Sì, è vero che ANCHE LÌ vivono cittadini vibonesi residenti in un territorio che parimenti va tutelato, ma è vero soprattutto, che lì non ci sono proprietà di FRANCESCO CASCASI. Un dato che ben si conosce, ma che si evita di ricordare perché sarebbe spiacevolmente dirimente, e che testardamente viene evidenziato, inascoltato, dall’avvocato ALESSANDRO CARUSO FREZZA, di Italia Nostra, è la valutazione del R.I.D., Rischio Incidenti Rilevanti, che traccia tre cerchi corrispondenti a tre aree d’impatto, di 200, 400 e 800 m, dal sito a rischio, e fissa per ognuna un livello decrescente di gravità degli effetti di un eventuale disastro. È evidente che NON È prioritaria la sicurezza dei cittadini se quelli di Porto Salvo vengono dati per sacrificabili, ma che invece s’intende accelerare il progetto di riqualificazione di Vibo Marina che sembra copiato dal redering ipotizzato da TRAMP per la rinascita della Striscia di Gaza. LA MERIDIONALE PETROLI DEVE SBARACCARE. PUNTO.
– DERIVA SANITARIA. Tanti incontri importanti in queste settimane, in particolare quelli con gli uffici del governatore calabrese, e state certi che riuscirà a convincerci che grazie a lui la sanità vibonese è presa a modello persino a Cuba. Per cui se ci priverà ancora di qualche altro presidio sanitario, lo sarà per il nostro bene. Capacissimo. Lui, puliticchju, puliticchju, pari sempri ca non ci curpa! Sapete come viene chiamato l’abilissimo ROBERTINO al paese suo? CRISOSTOMO (dal greco BOCCADORO) per la propensione che dimostra a sciorinare perle di saggezza dalla bocca con cui riesce ad appatumare tutti.
– MUSEI. Per non essere da meno, il sindaco si è messo a sciorinare pure lui una quantità di prossime aperture di musei, pinacoteche, spazi stabili espositivi, misure e strutture propedeutiche alla tutela e alla visitabilita’ dei tanti siti archeologici trascurati della città. Tanti progetti, tanto che mi ci sono perso. Prometteva musei come fossero posti di lavoro, dietro una scrivania insieme a Bruno Vespa. E non poteva mancare un Museo Enogastronomico per magnificare le eccellenze vibonesi. Sarà la volta buona che qualcuno, uno che ne sa, ci spiegherà come sia possibile che vantiamo una esportazione di tonnellate di ‘nduja doc, dop, e di tutto quello che vi pare, in tutto il mondo tipica del monte Poro, territorio questo dove neanche il vicino battaglione elitrasportato dei carabinieri, alzandosi in volo è capace di individuare, non un capannone industriale che produce e mette in commercio insaccati di maiale, quelli ci sono; ma uno, dico solo uno, allevamento di maiali. Come se a Battipaglia la patria delle mozzarelle non ci fossero allevamenti di bufale.
– 19.000.000 di euro. Soldi recuperati da un accantonamento del 2022, da distribuire tra i comuni della provincia. I milioni, come per tutti i passati finanziamenti del PNRR, arrivano già ALLEGATI a progetti già individuati per i quali sicuramente come è già avvenuto si sarà tenuto conto delle valutazioni di convenienza da parte di politici, professionisti amici dei politici e imprese amiche dei professionisti, e non certamente tenendo nella dovuta considerazione i bisogni reali della popolazione.
Basti pensare che dei 6.000.000 di euro che andranno alla città di Vibo Valentia, BEN 1.200.000 verranno impiegati, con le ferite ancora aperte del primo intervento, per la RIGENERAZIONE di p.zza Martiri d’Ungheria (Municipio), appena terminato. Questo è CINICO ACCANIMENTO TERAPEUTICO. Evidentemente è stato necessario racimolare qualche restatina per qualche compare che era rimasto all’urma. Pensate invece che per tutte le strade della provincia che sono centinaia di km e il cui stato di abbandono è ben noto a tutti, ne sono previsti meno della metà, SOLTANTO 500.000€. Ma questo argomento ci toccherà trattarlo nei prossimi anni, quando apriranno i cantieri, sempre da una posizione di sconfitti.
Poi ancora palazzetti, campi, campetti, parchi con l’illusoria o falsa convinzione che ai giovani manchino questi spazi. Interrogateli i vostri figli, che, cresciuti ligi alla raccomandazione delle mamme: “NON CORRERE SE NO SUDI”, frequentano solo palestre e spa per potenziare i bicipiti e tonificare le chiappe.
I giochi di squadra o di primati individuali, dove si fatica e si fanno sacrifici per vincere, ormai appassionano pochi e, purtroppo per molti di voi, tutti loro sono MARANZA.
Tornando al consiglio comunale, mi è toccato ascoltare con la vescica lancinante il primo (come da protocollo) intervento del Fratello d’Italia, ma anche, a giudicare dagli sguardi simpaticamente birichini, dalle pacche sulle spalle e dagli abbracci dentro e fuori dell’emiciclo, direi Fratello anche del Pd, ANTONIO SCHIAVELLO. I suoi interventi sono così scontati nei contenuti, nei tempi, nei toni, nella gestualità, nell’ ovvietà e nell’ ASSENZA, che rispondono al suo esclusivo incontenibile bisogno di MARCARE IL TERRITORIO. Se poi subito dopo prende la parola GIUSEPPE CUTRULLA’, amico di PITARO da quando si mostravano col pugno chiuso (ora lo usano per bussare alle porte che si aprono con la parola d’ordine), è un supplizio credo per tutti i presenti, per la petulanza, la fastidiosita’, l’intorcinatura delle sue argomentazioni e la raschiosità della sua voce che arriva alle nostre orecchie come lana d’acciaio. Qualcuno anticipava che erano state installate le telecamere per riprendere le sedute che già è possibile ascoltare, e che saranno operative col prossimo consiglio. Tutti Contenti di apparire. Ma nessuno, come già nelle precedenti amministrazioni, ha ripreso una vecchia richiesta di rendere anche pubblici i CONSIGLI A PORTE CHIUSE DELLE COMMISSIONI, dove c’è da prendere decisioni più delicate che riguardano interessi specifici di privati, con rischiosa esposizione per chi “sbaglia” a votare.
A questo punto si è fatto tardi, tolgo il disturbo e guadagno la LUCE. Se qualcuno fosse voglioso di sapere quali, quante e a che proposito siano state DETTE PAROLE nell’aula, sfruttate il collegamento streaming.









