SONO LA SORELLA di una dei molti studenti che quest’anno hanno provato a entrare a Medicina e vi scrivo perché sono profondamente indignata da questo sistema, che dall’esterno non è possibile capire fino in fondo. I risultati sono usciti il 23 dicembre e, in extremis, lo stesso 23 è uscito un nuovo decreto: gli studenti che al primo appello (quello del 20 novembre) avevano rifiutato un voto sufficiente per tentare di prenderne uno più alto e che poi nel secondo appello (quello del 10 dicembre) erano stati bocciati potevano accettare il voto inizialmente rifiutato. Messa così, sembra una cosa positiva, anche se non si tratta di altro che di una toppa. Si è scoperto infatti che aver rifiutato un voto sufficiente al primo appello e poi averlo accettato dopo aver visto che non si era passati al secondo – dove le prove erano molto più difficili e una in particolare, Fisica, presentava anche degli errori – penalizza molto a livello di punteggio rispetto a chi ha accettato direttamente il primo voto.
Questo è gravissimo per due ragioni. Innanzitutto, gli studenti che hanno deciso di accettare o di rifiutare i voti degli esami del primo appello lo hanno fatto senza sapere che questo avrebbe avuto certe conseguenze a livello di punteggio. Non so se sia legale o no, ma sicuramente non è corretto. Si sono cambiate le regole del gioco a fine partita. In secondo luogo, si parla tanto di merito, ma si stanno penalizzando gli studenti che hanno fatto le cose meglio. Vi faccio un esempio: consideriamo due studenti ipotetici, Marco e Sofia. Nessuno dei due ha superato Fisica né al primo né al secondo appello. Marco al primo appello ha preso un 18 in Chimica e un 18 in Biologia e li ha accettati subito.
Sofia, invece, ha preso 20 in Chimica e 23 in Biologia al primo appello e ha deciso di rifiutare il 20 in Chimica pensando che al secondo appello – avendo a disposizione alcuni giorni in più per studiare –avrebbe potuto prendere un punteggio più alto. Al secondo appello, però, Sofia non supera l’esame di Chimica e quindi, grazie al decreto della mattina del 23 dicembre, accetta il 20 in Chimica preso al primo appello.
Bene, nonostante Sofia abbia preso voti più alti e studiato di più, Marco avrà 100 punti in più in graduatoria soltanto perché non ha rifiutato nessun voto. Credo che sia impossibile esprimere tutta la rabbia e la frustrazione provati in questo momento.
Tuttavia, credo che possa almeno essere d’aiuto per chi ha affrontato questo calvario un’ammissione di responsabilità da parte del governo e le dimissioni ella ministra Bernini.
MARTINA FABBRI









