A ognuno il suo Capodanno e ci mancherebbe altro… Anche se questo sarà il terzo anno – e speriamo anche l’ultimo – dei Capodanni trasmessi dalla Rai a suon di milioni “generosamente” elargiti dal re dei parassiti con i nostri soldi, è del tutto evidente che ogni città calabrese che si rispetti avrà il suo Capodanno in piazza chiaramente in contrapposizione a quello “ufficiale” che da Crotone è passato a Reggio e adesso a Catanzaro. E almeno tre città, sia chiaro, hanno un protagonista che – con tutto il rispetto – vale molto di più rispetto al cast che la Rai ha messo in campo per il Capodanno. E poiché in questa sede non ci interessa certo fare propaganda ai “dinosauri” che appariranno sulla televisione di stato, eccoci qui a scrivere degli altri Capodanni che non avranno “dirette” ma che saranno certamente più seguiti della melassa nazionalpopolare.
Il Comune di Cosenza si è finalmente accorto che Dario Brunori non solo è cosentino ma ha “spaccato” al Festival di Sanremo. E così, dopo il clamoroso errore dello scorso anno quando già tutti sapevamo che Dario sarebbe andato al Festival e Franz “capocchia” invece ci propinò… Achille Lauro, finalmente Cosenza avrà la Brunori Sas a Capodanno. E non c’è dubbio che Dario e i suoi compagni sapranno come accendere la piazza e stimolare quella cosentinità di ognuno che per fortuna è lontana anni luce da quella del Franz di cu sopra.
A Corigliano-Rossano continua la tradizione dei Capodanni con stelle di prima grandezza e così quest’anno il sindaco Flavio Stasi si è assicurato i Negramaro e ha sfottuto Occhiuto e tutti gli altri suoi colleghi.
“𝑆𝑒𝑖 𝑡𝑢 𝑙𝑎 𝑚𝑖𝑎 𝑐𝑖𝑡𝑡𝑎̀ 𝑐ℎ𝑒 𝑚𝑖 𝑠𝑝𝑎𝑣𝑒𝑛𝑡𝑎 𝑞𝑢𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑒̀ 𝑠𝑒𝑟𝑎
𝐸 𝑚𝑖 𝑎𝑑𝑑𝑜𝑟𝑚𝑒𝑛𝑡𝑎 𝑙𝑎 𝑚𝑎𝑡𝑡𝑖𝑛𝑎
𝐸 𝑚𝑖 𝑟𝑖𝑐𝑜𝑟𝑑𝑎 𝑑𝑖 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟 𝑡𝑎𝑛𝑡𝑖
𝑈𝑛𝑜 𝑠𝑜𝑙𝑜 𝑖𝑛 𝑚𝑒𝑧𝑧𝑜 𝑎 𝑡𝑎𝑛𝑡𝑖
𝑄𝑢𝑎𝑛𝑑𝑜 ℎ𝑎𝑖 𝑣𝑜𝑔𝑙𝑖𝑎 𝑑𝑖 𝑠𝑒𝑛𝑡𝑖𝑟𝑒
𝐴𝑑𝑑𝑜𝑠𝑠𝑜 𝑖𝑙 𝑏𝑟𝑖𝑣𝑖𝑑𝑜 𝑑𝑒𝑔𝑙𝑖 𝑎𝑙𝑡𝑟𝑖”
C’è chi dice che il Capodanno della Calabria è quello di Corigliano-Rossano…. e chi mente.
Soprattutto è il Capodanno dei ragazzi che ormai non prenotano più fuori e mi chiedono da settembre “chi viene quest’anno?” o delle famiglie che sanno di poterselo godere con passeggini al seguito. È il Capodanno di genitori che saltano e cantano a qualche decina di metri dai figli, mentre prima erano a centinaia di chilometri col telefono in mano.
È il nostro Capodanno, godiamocelo. Ci vediamo, come sempre, in Piazza. Parola di Flavio Stasi.
A Reggio Calabria ci saranno Rocco Hunt e i deejay di Radio 105. Una scelta talmente azzeccata che sembra che la Rai voglia portare a tutti i costi anche Rocco…. a Catanzaro come fece lo scorso anno per J-Ax, che era stato ingaggiato dal comune di Corigliano-Rossano. E – anche giustamente – il sindaco Falcomatà ha esaltato la scelta di Rocco Hunt, “un ragazzo del Sud che canta il Sud, che canta le sue bellezze, che non nasconde le difficoltà, ma che dimostra anche che ci sono delle belle storie che da Sud vanno raccontate. Non siamo andati a cercare il prodotto che era disponibile – ha aggiunto il primo cittadino – ma abbiamo individuato dei partner che ci potessero aiutare a continuare un racconto, una narrazione della nostra città, a rappresentare plasticamente tutto quello che questa città può essere e tutto quello che ha già fatto. Dopo lo scorso anno, dopo “Mamma Rai, il “Capodanno Stai” significa questo: avere la capacità di vivere la nostra città durante tutte le festività natalizie ma anche nel resto dell’anno”. E tanti saluti a Occhiu’ e a tutta la sua compagnia di giro.
A Crotone, dove invece il sindaco è “occhiutiano”, si divertiranno con Max Gazzè, che in qualche modo è sponsorizzato dalla “Calabria Straordinaria” di Occhiuto, che non voleva far restare il suo amico Voce senza… big e ha colto anche l’occasione per rifilargli una improbabile “Calabria Orchestra”,
A Lamezia Terme e a Cassano, invece, dove pure ci sono sindaci di centrodestra, è andata molto peggio, visto che dovranno accontentarsi di due mezze figure come la rediviva Syria e tale Samurai Jay, che a febbraio debutterà a Sanremo ma che comunque è un oggetto misterioso. Buon Capodanno a tutti.









