SGF – IL COMITATO 18 GENNAIO smuove le coscienze e risveglia gli animi dei cittadini sangiovannesi.
L’incontro pubblico di lunedì sera 29 dicembre 2025 del Comitato 18 Gennaio ha rappresentato davvero un punto di svolta nelle coscienze e negli animi dei sangiovannesi.
Con l’introduzione della Professoressa Maria Gabriella Militerno in cui si sono evidenziati la sparizione e il dissolvimento dei principi di “Trasparenza, Legalità e Democrazia” nella comunità sangiovannese, l’incontro si è sviluppato con lo snocciolamento e la rivelazione, senza reticenze e con abbondanza di particolari, di atti e fatti che in questi ultimi cinque anni hanno scosso la comunità intera.
In particolare l’ex Governatore della Calabria Gerardo Mario Oliverio ha evidenziato che il Municipio della comunità è stato trasformato in un feudo di famiglia e non si può più rimanere in silenzio perché riguarda tutta la comunità senza distinzione di colori politici, lanciando un appello all’unità per un nuovo progetto politico alternativo al malaffare e alla corruzione.
L’ex presidente evidenzia che qui a San Giovanni in Fiore stanno succedendo cose mai successe in qualsiasi altro Comune della Calabria né in Italia né in Europa, ricordando come le iniziali promesse di rinnovamento, freschezza e innovazione sono state tutte disattese.
“Il primo atto della sindaca Succurro è stato quello di nominare il marito Ambrogio capo di gabinetto, cosa inedita e mai vista in una comunità democratica, concentrando tutto nelle sue mani con una gestione familistica e trasformando il Comune in un feudo di famiglia.
È del tutto anomalo e insolito che il sindaco nel momento in cui va via nomina il marito superassessore con il maggior numero di deleghe importantissime, e dico nomina, perché lei ha sostituito il vicesindaco poco prima di andarsene con altro vice sindaco f.f. il cui primo immediato atto è stato quello di nominare Ambrogio assessore pigliatutto.
In tutto questo, ecco perché sono stati richiesti chiarimenti al Prefetto, ritengo ci sia un raggiro sulla legge della decadenza: siccome io vado via devo nominare qualcuno che mi rappresenti direttamente e per farlo nomino un vicesindaco che mi garantisca questo che poi deve nominare mio marito.
È una sfida sfacciata e prepotente al senso comune e i consiglieri di maggioranza non possono avallare una cosa del genere, perché è una questione morale ed etica prima che politica.
E poi la ciclovia, un’opera invisibile costata 1 milione e 200 mila euro, per la quale abbiamo chiesto l’accesso agli atti più volte e ci è stato tutto negato.
E poi il bilancio comunale, appena approvato, nasconde un buco molto consistente che peserà sulle famiglie e sui cittadini di San Giovanni in Fiore, con debiti fuori bilancio per oltre un milione di euro e altri 8 Milioni e mezzo di crediti di dubbia esigibilità che, senza dubbio, saranno altri 8 Milioni e mezzo di debiti fuori bilancio da aggiungere.
È indispensabile costruire, e lo faremo con tutto l’impegno necessario, un percorso di unità attorno a un progetto politico-amministrativo con un candidato che sceglieremo insieme!
È indispensabile reagire, e lo faremo con l’unità delle forze sane alternative al malaffare, alla corruzione, alla prepotenza e all’arroganza!
È il momento di fare prevalere la dignità di San Giovanni in Fiore e l’interesse collettivo per cacciare i mercanti dal tempio!”
Insomma, in questo incontro pubblico è suonata la campanella e al suo forte tintinnio seguiranno altre grandi manifestazioni per UNA RINASCITA dei principi della Trasparenza, della Legalità, della Democrazia e del tradizionale bene comune.
Principi che hanno sempre, storicamente, contraddistinto la laboriosa e civile comunità di San Giovanni in Fiore.
SGF IN PIAZZA









