Povera Sila nostra, in che mani sei finita

Tutti sul treno, ma i pendolari restano a terra

L’estate silana delle scorrazzate sul trenino a vapore si arricchisce di un nuova protagonista di tutto rispetto: Dorina Bianchi, sottosegretario al Turismo , che ci fa sapere, dopo aver viaggiato sul ciuff-ciuff, che interesserà il Parlamento per inserire la ferrovia silana tra le ferrovie turistiche italiane di pregio.

Mica pizza e fichi, ma un riconoscimento istituzionale che permetterà al trenino di decollare (si fa per dire) e diventare una attrattiva turistica di primissimo piano.

Dorina, l’altra patatina (la prima, unica ed inimitabile resta Eva Catizone, che almeno ha un po’ di carne in più!) che sale e scende con olimpico distacco dal carrozzone politico di destra per salire su quello di sinistra e viceversa, non poteva mancare in questo carnaio di dichiarazioni estive sul trenino e ci informa di aver compiuto un fantastico viaggio a bordo del trenino.

Era accompagnata dall’ex deputato Franco Laratta detto #onorevolevuotopneumatico, che riesce a mettere becco su tutto e a non dire nulla (ha addirittura dichiarato che la politica è morta ma poi non si vergogna a farsi fotografare con la patatina?), dal capo delle ferrovie calabresi, l’immarcescibile Giuseppe Lo Feudo, detto anche “direttore vergogna” (che ruba, che ruba e non va mai giù!) e dalla svampita della Sila Sonia Ferrari, commissaria (a vita?) del Parco della Sila.

Se con Palla Palla ferroviere si era rasentato il ridicolo, con questi siamo oltre l’immaginazione e facciamo fatica a trovare la definizione giusta per questa compagnia di giro.

Dorina l’altra patatina, l’inutile ex deputato, il direttore vergogna e la svampita della Sila formano un quartetto straordinario di braccia levate ai lavori socialmente utili, gente che campa con soldi e prebende pubbliche e non si vergogna di come sta messo il turismo in Sila.

A parte la bolla mediatica alimentata da cronisti a pagamento e dai social che ci fanno credere che in Sila il turismo ha raggiunto livelli altissimi, vorremmo chiedere a questi soggetti se hanno idea dello stato dei servizi  di trasporto pubblico da e per la Sila, se sono a conoscenza che nei giorni festivi raggiungere la Sila senza le auto private è praticamente impossibile, se hanno chiesto, per caso, al direttore vergogna perché non ci sono collegamenti per Camigliatello Silano o Lorica  la domenica.

E visto che ci siamo facciamo noi una domanda al direttore vergogna: visto che ci tocca pagare quasi venti dipendenti delle Ferrovie della Calabria per attivare una sola corsa del trenino, per quale motivo non ne effettuate almeno due al giorno di corse così almeno si rientra dei costi di gestione e si risponde al pubblico che, ovviamente, apprezza questo servizio?

Non ci pare difficile per un manager di livello come il direttore vergogna capire che due corse costano lo stesso di personale, tranne un po’ di carbone in più, e incassano il doppio. Se magari il direttore vergogna capisce questo (o lo fa capire a Palla Palla) abbiamo speranza che possa comprendere che le Ferrovie della Calabria si devono occupare dei pendolari tutto l’anno, ed anche d’inverno, e che il turismo in Sila ha bisogno anche di un sistema di trasporto pubblico soprattutto nei fine settimana.

Ma per una riflessione sul turismo in Sila, sui trasporti e su tanto altro, siamo sicuri che Dorina l’altra patatina, l’inutile ex deputato e la svampita della Sila non faranno mancare il loro contributo che aspettiamo con ansia di poter leggere e apprezzare.

Povera Sila nostra…

PS: non sappiamo chi sia il quinto elemento della foto. Potrebbe essere il fidanzato di Dorina Bianchi ma non escludiamo che possa essere più “legato” a quel vecchio arnese di Lo Feudo. Ma prima o poi ve lo faremo sapere!