Hannu persu i voia (buoi per chi non capisce il dialetto) e vannu truvannu i corna (quelle che stanno in testa al marito di Madame Fifì).
Sono i signori del PD, che a Cosenza dicono di fare opposizione ad Occhiuto ma fanno ridere i polli.
Intenti a pigliarsi la Provincia, si sono scordati della selezione che scade il 6 settembre per i dirigenti di Palazzo dei Bruzi. In realtà sono intervenuti ma, come fanno sempre, sbagliando.
Perché le due cose sono collegate.
Occhiuto vorrebbe trasferire al Comune i tre dirigenti precari della Provincia. O meglio, siccome ha paura che decadano se li vorrebbe portare al Comune.
Un ci vo zingara pe numina a vintura.
E che fanno i signori del Pd? Dormono.
Giovanni De Rose e Giuseppe Nardi sono quelli maggiormente indiziati, con buona pace dell’opposizione silente. Poi c’è pure Anna Viteritti, meno “fedelissima” degli altri due.
Ma vi parrebbe normale una cosa del genere? Il Comune usato come un taxi?
Eppure il PD tace. O sono stupidi, e non è improbabile, o fanno finta di esserlo.
Nemmeno Scopelliti a Reggio Calabria ha mai fatto tanto.
Non sappiamo ancora chi ha presentato domanda. La faranno però molti dipendenti, compresi quelli sistemati con concorsi farsa da Mancini.
Chi sono gli attuali dirigenti del Comune di Cosenza in servizio? Proviamo a fare la conta.
Carlo Pecoraro, Giampiero Scaramuzzo, Ugo Dattis, Maria Rosaria Mossuto, Giuliana Misasi, Elena Scrivano, la Redavide, il segretario generale, Rende, la Molezzi.
Di questi, Redavide e Dattis a fine anno vanno in pensione. La Scrivano l’anno prossimo e Pecoraro il 2018. Questa gente si arrabbia pure se le dici che andrà a prendere una lauta pensione in un Paese in cui l’assegno INPS sarà un miraggio per molti.
Insomma, le pressioni dei lecchini della Provincia sono forti e il PD va a farfalle.
Noi i nomi dei prescelti ve li abbiamo fatti più volte. De Rose e Nardi in prima fila, più qualche peones da niente. Tutta gente di serie D stile Evelina la patatina.
E con questi Occhiuto non farà molta strada.