A Roma si dice “e chiacchiere stanno a zero” quando si vogliono stanare i parolai.
Graziano Di Natale si è insediato come consigliere anziano alla Provincia e ha licenziato lo staff e i dirigenti di Occhiuto.
Il centrodestra, per bocca di Di Nardo, ha detto che i dirigenti vanno pagati almeno sino a fine 2017, se non trovano altro lavoro.
Iacchite’ pensa che Di Natale avesse diritto a stare al posto di Occhiuto e che abbia perso fin troppo tempo per cacciarlo a calci nel sedere da quella poltrona. Ora, però, c’è bisogno di dimostrare che c’è veramente discontinuità tra le gestioni e non siamo per niente sicuri che ciò accada. Per il semplice motivo che il PD è corrotto esattamente quanto Occhiuto.
Vogliamo mettere alla prova l’avvocato Graziano Di Natale.
Tra le cose che ancora non ha revocato (e qualche uccellino ci ha detto che difficilmente lo farà) c’è quella transazione con l’Isital, una società riconducibile al patron della Simet Gerardo Smurra, fatta dopo due giudizi vinti dalla stessa Provincia per un contratto di locazione con un istituto scolastico di Rossano.
Una transazione da 800mila “barbettoni” voluta dal dirigente Giovanni De Rose, che fu oggetto di polemiche. Tuonarono (a chiacchiere) addirittura Palla Palla e il Cinghiale.
La Provincia di Cosenza “regala” 800mila euro al patron Gerardo Smurra
Perché Di Natale e Guglielmelli non mandano le carte in Procura dove non c’è più il mite Granieri?
Perché non la revocano e chiedono indietro i soldi a Smurra?
Ci rendiamo conto che non è semplice mettersi contro Smurra e che a Rossano c’è un sindaco del PD che zoppica vistosamente, ma se ci dev’essere cambiamento, non si può guardare in faccia nessuno. O no?