COSENZA, STUDENTI IN PIAZZA. FGC: «SCUOLE DI COSENZA COSTOSE ED ELITARIE. SFERRIAMO IL CONTRATTACCO CONTRO LA SCUOLA DI UE E CONFINDUSTRIA»
Oggi a Cosenza migliaia di studenti sono scesi in piazza nella giornata di mobilitazione nazionale studentesca del 7 ottobre. Grande adesione degli studenti allo spezzone contro la scuola di classe organizzato dal Fronte della Gioventù Comunista (FGC) con lo slogan «Sferriamo il contrattacco».
«A Cosenza, così come nel resto d’Italia, c’è bisogno di misure pesate in miliardi di euro per far fronte all’abbandono scolastico dovuto ai costi dell’istruzione» dichiara Mattia Greco, militante del Fronte della Gioventù Comunista nel cosentino.
«A Cosenza gli studenti continuano a pagare un “contributo” che mette economicamente in difficoltà le famiglie e che si rivela inutile nel mantenere i servizi offerti dalle scuole. In alcuni istituti servono centinaia di euro per frequentare sezioni particolari o attività extracurriculari, lasciando indietro gli studenti con difficoltà economiche. L’alternanza scuola-lavoro è sfruttamento senza alcuna validità formativa per gli studenti, che si ritrovano a svolgere mansioni che non hanno a che fare col loro corso di studi: si veda il caso del liceo scientifico E. Fermi».
«Davanti a questa situazione scellerata» prosegue Greco «il governo pensa a racimolare qualche voto al referendum promettendo poche briciole ai “meritevoli”, deviando totalmente dal problema centrale della scuola pubblica, ovvero essere inaccessibile ai giovani delle fasce deboli della popolazione».
«Renzi era convinto di aver chiuso i giochi con la “buona scuola” ma si sbagliava» – conclude il comunicato – . Questa è una buona scuola per la Confindustria e per la UE, ma non per gli studenti che la vivono ogni giorno. Oggi lanciamo il nostro contrattacco per rivendicare una scuola gratuita, di qualità e al servizio dei futuri lavoratori, che sappia garantirci il futuro che meritiamo».
FGC COSENZA