Palla Palla trema e manda avanti… Morcavallo. La verità di Eraldo Rizzuti

Oreste Morcavallo

COMUNICATO STAMPA

L’amico e apprezzato avvocato Oreste Morcavallo, naturalmente, si sta preparando per il giudizio davanti alla Corte Costituzionele che il Signor Presidente ha fissato la discussione in UDIENZA PUBBLICA il 19 ottobre prossimo.
Vorrei tranquillizzarlo e dirgli che ha ragione quando afferma che il ricorso della Democrazia Cristiana non fa parte del processo principale.
E’ vero, ma è altrettanto vero che la Suprema Corte ha già valutato l’ammissibilità del ricorso in via incidentale, infatti, siamo a pieno titolo chiamati a costituirci e partecipare al procedimento principale (ord. n 149/2015).
Il ricorso incidentale è disciplinato dall’art. 42 c.p.a., rubricato “Ricorso incidentale e domanda riconvenzionale”.
La collocazione sistematica dell’istituto ne svela sin da subito la funzione, strettamente collegata alla proposizione del ricorso principale, appunto regolato dai due articoli immediatamente precedenti (artt. 40 e 41 c.p.a.).

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Invero, lo scopo del ricorso principale è quello di tutelare una situazione giuridica di vantaggio acquisita in conseguenza di un provvedimento amministrativo, impugnato da un altro soggetto.
Il ricorso incidentale è quindi un ricorso caratterizzato dal fatto di essere proposto da un soggetto diverso dal ricorrente principale nell’ambito di un giudizio già pendente, e di essere fondato su un interesse a ricorrere sorto solo a seguito della proposizione del ricorso principale e, soprattutto, diverso e contrapposto rispetto a quello fatto valere con l’azione principale.
La funzione propria del ricorso incidentale è pertanto quella di garantire alla parte resistente la conservazione dell’assetto di interessi realizzato dall’atto impugnato in via principale

Ci preme sottolineare che il nostro ricorso è POLITICO e, vuole testimoniare ai calabresi, che nella nostra amata regione le maggioranze e le minoranze si sono sempre scambiati i ruoli per interessi lontani ai bisogni dei calabresi.
La Democrazia Cristiana calabrese e nazionale vuole ristabilire le regole democratiche nella nostra regione, non possiamo più tollerare che ci sia tanta superficialità e approssimazione a rappresentare nelle istituzioni i Cittadini e che, i soldi europei vengono, per incapacità, sistematicamente rimandati indietro.
Per quanto riguarda il ricorso devo aggiungere: intanto ci siamo poi si vedrà…
Eraldo Rizzuti
Segretario Regionale della Democrazia Cristiana della Calabria