L’udienza di lunedì scorso del processo “Black Money”, in corso di svolgimento a Vibo Valentia, è finita su tutti i media calabresi per la vicenda delle minacce e degli insulti del boss Pantaleone Mancuso alla pm Marisa Manzini.
A distanza di giorni, arriva adesso una ferma presa di posizione della Camera Penale “Francesco Casuscelli” di Vibo Valentia, nella quale i penalisti vibonesi si scagliano contro “inesattezze e giudizi di pessimo gusto” espressi da giornalisti assenti dall’aula.
Pieno sostegno è stato espresso anche dalle altre Camere Penali calabresi.
Ma ecco il testo del comunicato della Camera Penale di Vibo Valentia.
“La Camera Penale di Vibo Valentia, unitamente ad altri colleghi, anche quelli provenienti da altre Camere Penali della Calabria e da altri Fori, si è riunita in data odierna (ieri per chi legge, ndr) nella sede del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Vibo Valentia per stigmatizzare quanto sta accadendo sui media in riferimento a ciò che si è verificato nell’aula bunker del Tribunale di Vibo Valentia il 10 ottobre 2016 nel processo c.d. Black Money.
Premesso che vanno censurati determinati comportamenti da qualunque parte provengano e nei confronti di chiunque, deve essere ristabilita la verità dei fatti, per come emerge dai verbali di udienza già depositati, e mal riportata da qualche organo di stampa, peraltro mai presente alle udienze.
Spiace dover rilevare come tutti coloro che si sono affrettati a fare dichiarazioni sulla vicenda, ed anche chi le ha raccolte, non abbiano avuto neanche la sensibilità di censurare atteggiamenti deprecabili, che sono sfociati addirittura in offese e minacce nei confronti di alcuni componenti del collegio difensivo. Tali episodi – sottolinea la Camera penale vibonese – non sfuggiranno di certo alla Magistratura, che sta indagando.
Ben vengano gli ispettori con l’auspicio che ascoltino anche gli avvocati presenti in udienza, i quali potranno riferire come realmente si sono svolti i fatti a dispetto di inesattezze e giudizi di pessimo gusto che sono stati gratuitamente espressi e diffusi.
Gli avvocati si riservano di intraprendere le opportune iniziative di concerto con il Coordinamento delle Camere Penali della Calabria, L’Unione Camere Penali Italiane ed il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati”.