Blitz a Rossano: le ritorsioni dei pusher, la coca ingerita e i nomi degli 11 indagati

Nicola Acri, alias Occhi di Ghiaccio

E’ terminata da poco la conferenza stampa della DDA di Catanzaro per illustrare i dettagli dell’operazione “Stop drug” che ha sgominato i traffici di droga della cosca Acri-Morfò di Rossano.

“L’attività – hanno spiegato magistrati e inquirenti – trae origine da un’altra operazione antimafia avviata nel 2009 nei confronti dei vertici della cosca Acri-Morfò di Rossano, ed in particolare del latitante Nicola Acri (tratto in arresto dai carabinieri a Bologna il 20 novembre 2010) inerente al reato di associazione mafiosa, conclusasi con sentenza di primo grado del Tribunale di Castrovillari e confermata in Appello.

In tale ambito, oltre a documentare il ruolo centrale del sodalizio nel panorama criminale cosentino anche attraverso le numerose alleanze siglate con le locali ‘ndranghetiste del crotonese, le investigazioni avevano evidenziato il dinamismo della cosca nel traffico di stupefacenti. 

Gli esiti dei successivi approfondimenti investigativi condotti dai militari dell’arma (cosiddetta Operazione “Stop”) trovavano pieno riscontro con le risultanze dell’ulteriore attività di indagine condotta dalle Fiamme Gialle, meglio nota come operazione “Piccoli passi”.

Nel dettaglio, le due operazioni, condotte in sinergia dai due organi di polizia, consentivano di:

– individuare i canali di approvvigionamento del narcotico, localizzati in Campania e Francia. Tuttavia, in alcune circostanze, lo stupefacente risulta essere stato acquistato nel quartiere Timpone Rosso di Cassano allo Ionio, roccaforte del clan Abbruzzese con il quale la ‘ndrina rossanese aveva costruito una alleanza criminale basata sulla commissione di omicidi ed estorsioni;
– documentare il pieno controllo, da parte della cosca rossanese, della locale rete di distribuzione di cocaina ed eroina, e dei relativi ingenti profitti;
– accertare ulteriori attività di distribuzione dello stupefacente presso altre piazze di spaccio extraregionali.

carabiniere_ros_N Tra i principali indagati, esponenti di primo piano della cosca rossanese, tra cui il latitante Galluzzi Salvatore, tratto in arresto a Vigevano nel febbraio del 2011 dai carabinieri del Ros. Proprio le conversazioni captate durante la latitanza hanno documentato come il Galluzzi, attraverso i suoi sodali (Sommario Francesco, Graziano Umberto, Polillo Luigi e Scura Gennaro) gestiva i traffici illeciti in Rossano, e tra questi anche quello degli stupefacenti.

Nel corso dell’indagine veniva documentato:
– l’utilizzo, da parte degli indagati, di schede telefoniche “dedicate” o “citofoniche” intestate a prestanome di nazionalità straniera e/o il ricorso a social network al fine di sottrarsi all’attenzione investigativa;
– il ricorso, da parte di alcuni consumatori abituali di stupefacenti indebitatisi con gli spacciatori, a finanziamenti con istituti di credito al fine di liquidare le somme per le quali avevano già consegnato, a garanzia, assegni bancari.

Dalle indagini condotte dal Ros insieme ai carabinieri della compagnia di Rossano e del comando provinciale di Cosenza, è emerso anche che gli spacciatori, quando i loro clienti non pagavano, mettevano in atto violente ritorsioni.

Ad un tossicodipendente, debitore di 5 mila euro, è stato fratturato un braccio.

Uno degli indagati, Luigi Polillo, arrestato nel corso delle indagini dai carabinieri di Rossano mentre stava per cedere una dose di cocaina, per non fare trovare la droga l’ha ingerita rischiando di morire. Solo il pronto intervento dei militari, che lo hanno portato il ospedale, ha permesso di scongiurare il decesso.

Questi i nomi degli 11 indagati per i quali non sono state previste le misure cautelari.

Pasquale Carbone, 27 anni – Gioia Tauro

Giuseppe Aloisi, 37 anni – Rossano

Vincenzo Curia, 40 anni – Rossano

Augusto De Simone, 35 anni – Cariati

Salvatore Ierace, 27 anni – Gioia Tauro

Girolamo Magnoli, 37 anni – Gioia Tauro

Stefano Maisto, 52 anni  – Melito di Napoli

Santo Pace, 40 anni – Palermo

Giuseppe Rizzo, 47 anni – Rossano

Gabriele Santoro, 43 anni – Rossano

Francesco Scimone, 47 anni – Palermo