Una scossa di terremoto di magnitudo 5.7 alle 22:02 di ieri sera ha colpito il basso Tirreno, tra Napoli e Palermo, a pochi chilometri dal vulcano Marsili, il “mostro” sommerso nel cuore del Mediterraneo.
La scossa è stata molto profonda, con un ipocentro di 474 km, quindi non ha provocato nessun danno. Ma le onde sismiche si sono comunque propagate in superficie, anche se il sisma non è stato avvertito distintamente e non ha generato, per fortuna, né danni e né paura.
Esattamente dieci anni fa, il 26 ottobre del 2006, si era verificata una scossa analoga, di magnitudo 5.6 a 280 km di profondità fra Tropea e lo Stromboli.
Con un post su facebook il dirigente della Protezione Civile regionale Carlo Tansi ha spiegato caratteristiche ed effetti della scossa.
“Si smentisce categoricamente ogni correlazione del terremoto 5.7 con il Marsili: infatti la profondità dell’ipocentro (474 km) del sisma è completamente incompatibile con la profondità del Marsili (3.5 km circa) che, in ogni caso, è soggetto ad altri processi geodinamici. La profondità molto elevata dell’ipocentro ha fatto si che, nonostante l’elevata magnitudo (5.7) – simile al terremoto di Macerata – per la grande distanza percorsa dalle onde sismiche il sisma sia arrivato in superficie perdendo energia, quindi senza produrre danni”.