
C’era già stato un altro grave episodio a caratterizzare in maniera sempre più oscura quanto avvenuto ieri mattina a San Lorenzo del Vallo, dove alcuni killer hanno ucciso due donne, la madre e la sorella di Francesco Attanasio, assassino reo confesso di Damiano Galizia.
Il 4 maggio scorso, due giorni dopo il ritrovamento del cadavere di Galizia e l’arresto di Attanasio, ignoti si erano introdotti nel cimitero di San Lorenzo del Vallo e, secondo le ricostruzioni fatte dai carabinieri della stazione di Spezzano Albanese, guidati dal maresciallo Sergio De Cristofaro, muniti di liquido infiammabile (presumibilmente benzina) hanno dato alle fiamme la cappella di famiglia di Francesco Attanasio.
“… Una vicenda – scriveva all’epoca dei fatti il giornale on line “Diritto di cronaca” – dai contorni sempre più oscuri che gli inquirenti stanno cercando di comprendere andando oltre il racconto che Attanasio ha rilasciato la notte del 1° maggio alla polizia di Cosenza”.
L’incendio della cappella della famiglia Attanasio, dov’è seppellito il fratello del reo confesso omicida (deceduto nei primi anni ’80 a causa di un incidente stradale), aveva portato ulteriore sconforto nella cittadinanza.
A dare l’allarme era stato il custode che, arrivato come ogni mattina, si è trovato davanti ad una scena di devastazione. Secondo le ricostruzioni, infatti, sarebbe stato introdotto liquido infiammabile nella cappella che è per lo più fatta di vetrate.
Una volta appiccate le fiamme, il forte calore avrebbe mandato in frantumi tutti i vetri creando non pochi danni. Nessuno si è accorto di nulla, però, considerato che il cimitero si trova in una zona isolata del paese.
Davanti a quella cappella, come si vede dalla foto, ieri mattina sono state uccise la madre e la sorella di Francesco Attanasio.