Faida di San Lorenzo del Vallo: gli investigatori conoscono il nome del killer

Sono passati cinque giorni dal barbaro omicidio delle due donne, Edda Costabile 77 anni e Ida Attanasio 52, madre e figlia, avvenuto a San Lorenzo del Vallo, e il procuratore capo della procura di Castrovillari, il dottor Eugenio Facciolla, annuncia di essere vicino ad una svolta.

La dinamica del duplice omicidio pare essere chiara oramai agli investigatori. Il killer ha aspettato le due donne, Edda ed Ida, nelle vicinanze della cappella dov’è ubicata la tomba del figlio della signora Edda, ed una volta avvistate le vittime si è presentato a pochi metri dalle stesse aprendo il fuoco. I primi sette colpi esplosi hanno raggiunto la povera signora Edda, mentre Ida, capito quello che stava accadendo, ha cercato di scappare, ma è stata raggiunta, dopo un corsa di circa 40 metri, dal killer ed uccisa con un colpo alla nuca sparato a bruciapelo.strage

Più che di un killer di ‘ndrangheta gli investigatori parlano di qualcuno (il killer) motivato da un forte sentimento di vendetta. Per come si è mosso e per come si è presentato determinato “all’appuntamento”, è oramai chiaro che il barbaro duplice omicidio è legato alla vicenda dell’assassinio di Damiano Galizia, avvenuto il 26 aprile del 2016, di cui è accusato Francesco Attanasio, figlio e fratello delle povere donne assassinate.

Gli investigatori subito dopo l’agguato, seguendo questa pista, hanno cercato di interrogare uno dei familiari del povero Damiano Galizia, il fratello Luigi, che risulta all’oggi “irreperibile”.

La sua auto, una Alfa Romeo 156, è stata trovata nei pressi del santuario di Spezzano Albanese ma di lui si sono perse le tracce. Gli investigatori hanno sequestrato l’auto per sottoporla ad accertamenti scientifici. Va detto che fino ad oggi nei confronti di Luigi Galizia non è stato emesso alcun provvedimento giudiziario, ed è “ricercato” solo come persona informata sui fatti.

Pare anche che il muro del silenzio sia caduto ed almeno tre testimoni,  presenti sul luogo quella tragica mattina, hanno dichiarato di aver visto in faccia l’assassino, riconoscendolo. Dunque gli investigatori hanno un volto con tanto di nome e cognome da cercare.

Nel frattempo il dottor Facciolla ha deciso di “risentire” Francesco Attanasio, detenuto per l’omicidio di Damiano Galizia, da cui ha origine questa orribile vicenda.

Il racconto fatto da Attanasio subito dopo essersi costituito, il 2 maggio del 2016, non ha convinto il procuratore che vuole ripercorrere passo passo la giornata del 26 aprile di Attanasio, giorno in cui lo stesso ucciderà Damiano Galizia.

Gli investigatori sono convinti che Attanasio sappia molto di più di quello che fino ad ora ha detto. L’interrogatorio previsto per oggi pomeriggio potrebbe portare nuove “informazioni” utili a risolvere questo sanguinoso caso.

GdD