Tangenti Anas: Meduri, il fratello della “Dama nera” e Trematerra

Chi è la “dama nera” che dà il nome all’operazione di ottobre 2015, il cui seguito è strettamente collegato con la seconda tranche dell’inchiesta scaturita dalle dichiarazioni della stessa donna e con le inchieste della DDA di Reggio Calabria e della procura di Vibo che hanno portato all’arresto di altri funzionari Anas?

La “dama nera” in realtà è Antonella Accroglianò, rossanese, nipote dell’ex deputato democristiano Peppino Accroglianò, ancora oggi animatore dell’iniziativa “Calabresi nel mondo”. Antonella è dirigente ANAS proveniente dall’IRI: era lei che gestiva regolarmente i flussi di corruzione. Anche con un po’ di stizza quando qualcuno dimostrava di non avere piglio nella riscossione delle tangenti.

La promessa di assunzione lavorativa in Anas ovvero in società collegate in cambio del sostegno elettorale. Questa la contestazione formulata nell’ambito della prima inchiesta che coinvolse l’Anas e che portò all’arresto di dieci persone. In particolare ad Antonella Accroglianò, dirigente Responsabile del Coordinamento Tecnico Amministrativo di Anas Spa, finita in carcere e per la quale è stata prevista un’altra ordinanza, è contestata la promessa di assunzione lavorativa in Anas o in società collegate in favore di un soggetto calabrese, in cambio del sostegno elettorale fornito al fratello, candidato (non eletto) alle elezioni regionali in Calabria dello scorso novembre 2014.

anas

E qui entra in ballo l’ex sottosegretario reggino Luigi Meduri. E’ lui a mettersi in gioco per la campagna elettorale di Galdino Accroglianò, il fratello di Antonella.

Accroglianò è candidato per l’Unione di Centro, nella lista che vede capolista Michele Trematerra. E’ nato a Rossano, classe 1963. Con numerosa esperienza politica nell’agone rossanese, da destra a sinistra. Ottiene 1346 voti ed è secondo dopo Trematerra. Ma non basta per essere eletto. Il partito centrista e il  Nuovo Centro Destra fanno parte della coalizione “Alternativa popolare calabrese” che sostiene l’aspirante governatore Nico D’Ascola.

Su Trematerra pende ancora una richiesta di arresto da parte della Dda di Catanzaro e un processo sempre nel capoluogo.

Aspettando Cosenza.