Si è svolto ieri mattina nel carcere di Castrovillari l’interrogatorio di garanzia a carico di Luigi Galizia accusato dalla procura di essere l’esecutore materiale del terribile duplice omicidio di Edda Costabile e della figlia Ida Attanasio, avvenuto domenica mattina del 30 ottobre scorso nel cimitero di San lorenzo del Vallo.
Le due povere donne trucidate erano rispettivamente mamma e sorella di Francesco Attanasio reo confesso dell’omicidio di Damiano Galizia, fratello di Luigi, avvenuto il 26 aprile scorso in un appartamento a contrada Dattoli.
Luigi Galizia assistito dal suo avvocato di fiducia Francesco Boccia, durante l’interrogatorio condotto dal Gip di Castrovillari si è avvalso della facoltà di non rispondere. Al termine dell’esame lo stesso Gip ha convalidato l’arresto di Luigi Galizia che ora deve ufficialmente rispondere dei reati di duplice omicidio aggravato da futili motivi, e porto e detenzione illegale di arma. La procura guidata da dottor Facciolla ha posto all’attenzione del Gip le numerose prove a carico di Luigi Galizia a cominciare dalle tracce di polvere da sparo rinvenute sulla sua auto abbandonata, dopo l’esecuzione delle due povere donne, a Spezzano Albanese. Ma non c’è solo questo in mano agli inquirenti. Al vaglio della procura ci sono pure le immagini delle telecamere di sorveglianza che riprendono Luigi Galizia nei pressi del cimitero quella domenica mattina. E poi c’è l’analisi dei tabulati del suo telefonino.
Ma le indagini non si fermano qui. La procura fa sapere di essere sulle tracce di possibili complici di Luigi Galizia che, a loro dire, lo avrebbero aiutato quella tragica mattina. E soprattutto gli investigatori vogliono capire chi ha fornito la pistola a Luigi Galizia. Una domanda, questa, che pare a noi di Iacchite’ un po’ una presa in giro. Ricordiamo al dottor Facciolla che Damiano Galizia era in possesso, secondo quello che dice la questura di Cosenza e Francesco Attanasio, di un box pieno di armi che sarà ritrovato dagli stessi agenti della squadra mobile di Cosenza il 26 aprile, all’interno del complesso residenziale il Girasole di Quattromiglia di Rende. Lo stesso giorno in cui Francesco Attanasio ha ucciso Damiano Galizia. Box che era stato affittato da Francesco Attanasio ma che era in uso, come dice la questura di Cosenza, proprio a Damiano Galizia. Infatti fu proprio Francesco Attanasio con una telefonata ad un ispettore due ore prima di commettere l’omicidio, a far ritrovare l’arsenale. Se Damiano Galizia era in possesso di un arsenale di quel tipo, non sarà stato certo un problema per il fratello Luigi procurarsi una pistola.