Il commissario Scura ha declassato a mera Struttura Semplice, aggregata all’Unità Operativa Complessa di Medicina Generale, l’Unità Operativa Semplice a rilevanza dipartimentale di Diabetologia ed Endocrinologia dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza.
E’ evidente che, con la soppressione ed il declassamento della Struttura Sanitaria Dipartimentale in Struttura Semplice aggregata ad una struttura complessa, l’intera equipe di medici e para-medici dovranno svolgere in primo luogo le attività proprie dell’Unità Complessa di appartenenza e solo un dirigente medico ed un infermiere professionale potranno effettuare, su motivata proposta del Direttore dell’U.O. Complessa alla quale essi afferiscono, le attività della Struttura Semplice.
Non solo, risulta, altresì, evidente che un declassamento della S.S. Dipartimentale di Endocrinologia e Diabetologia in S. Semplice aggregata alla S. Complessa di Medicina Generale determinerebbe aumento della mobilità sanitaria passiva e nessun risparmio di spesa.
La manifesta illogicità del provvedimento n. 30 del 03.03.2016 è stata pure evidenziata dall’Azienda Ospedaliera di Cosenza, la quale, con nota del 18/03/2016 firmata dal direttore generale Achille Gentile, formulava istanza di modifica del provvedimento nella parte in cui declassava l’unità operativa semplice a rilevanza dipartimentale di Endocrinologia e Diabetologia a mera unità operativa semplice aggregata all’unità operativa complessa di Medicina.

Nella suddetta istanza, in relazione alla complessità delle tipologie di prestazioni erogate svolte da entrambe le strutture uniche nell’intero territorio provinciale, veniva chiesta al Commissario ad Acta la rettifica al declassamento dell’Unità di Endocrimologia e Diabetologia ed il ripristino della stessa come Unità Operativa Semplice a rilevanza dipartimentale.
Ed infatti, la predetta S.S. Dipartimentale è l’unica struttura della provincia di Cosenza con dotazione di personale specialistico dedicato, aree fisiche assegnate e dedicate, budget assegnato, valenza strategica delle funzioni assegnate e linee di sviluppo delle attività, tanto da rappresentare un centro di riferimento provinciale per la diagnosi e la cura soprattutto di tre patologie (Osteoporosi, Diabete, Tireopatie) di notevole incidenza epidemiologica anche nella provincia di Cosenza; per cui la cancellazione di tale unità operativa oltre che declassificare un ospedale Hub accentuerebbe la mobilità sanitaria passiva.
Nella fattispecie, gli atti adottati dal commissario ad acta, nella parte in cui declassano l’Unità Operativa Semplice Dipartimentale di “Endocrinologia e Diabetologia” ad Unità Operativa Semplice facente parte dell’Unità Operativa Complessa di Medicina, in quanto ispirati ad una mera logica contabile di risparmio di spesa, senza incidere sulla qualità ed efficienza delle prestazioni erogate, sono illegittimi in quanto lesivi del diritto alla salute dei cittadini residenti, tutelato dall’art. 32 della Costituzione.
E adottati inoltre in difetto di motivazione e di istruttoria e, comunque, in contrasto con gli obiettivi posti con il Piano di rientro e col provvedimento di nomina del commissario ad acta, che non prevedevano il declassamento dell’Unità Operative efficienti e funzionanti ma la mera “razionalizzazione” della rete ospedaliera, nel rispetto dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza).
Fin qui l’Azienda Ospedaliera di Cosenza. Ora toccherebbe al commissario, che però fa finta di niente nell’indifferenza generale.