Finalmente se ne sono accorti. Improvvisamente, in un giorno qualunque, dopo anni nel corso dei quali lo hanno beatamente ignorato e quindi salvato, i giornalisti al soldo del ministro Minniti (il più amato dagli italiani come la… Cuccarini!) hanno realizzato che alla guida della comunicazione regionale c’è un furbacchione ovvero Oldani Mesoraca.
A dire il vero, di abusivi ce ne sono molti di più, altri cinque per la precisione, ma ci dev’essere qualcuno che, oltre ad essere protetto dal “più amato dagli italiani”, è protetto anche dal personaggio che guida la baracca al servizio, a 90 gradi 365 giorni su 365, dell’ex Lothar di D’Alema.
Rocco Oldani Mesoraca, capo ufficio stampa della Giunta regionale, fuori ruolo, si è addirittura dimesso dalla pubblica amministrazione nel 1995, eppure sta lì a comandare. Un ex geometra cattivo e vendicativo che dovrebbe essere licenziato subito e invece viene protetto da Oliverio e Viscomi, quel sepolcro imbiancato che è anche docente di diritto del lavoro (!).
Fino a ieri lo proteggeva anche Minniti ma adesso a quanto pare la musica è cambiata.
Insieme a Mesoraca dovrebbero essere cacciati a calci in culo anche Romano Pitaro, Gianfranco Manfredi, Luisa Lombardo, Cristina Cortese e Filippo Diana, tutti inquadrati come caporedattori e vice caporedattori, che percepiscono alla faccia dei calabresi onesti da 4 a 6mila euro netti mensili, senza avere mai dovuto affrontare nemmeno una selezione!
Questa vergogna calabrese è avallata da Giuseppe Soluri e Carlo Parisi, rispettivamente presidente e segretario dei giornalisti (!!!) calabresi, gli stessi che poi si permettono di parlare di Alessandro Bozzo, mentre consentono queste porcherie in un quadro in cui i giornalisti muoiono di fame.
Ora vedremo se l’intervento di Minniti sortirà qualche effetto, almeno nei confronti del capo degli imbroglioni ovvero Rocco Oldani Mesoraca.