Si conclude anticipatamente la consiliatura al Comune di Amantea.
L’esperienza della sindaca Monica Sabatino è finita questa mattina per via delle dimissioni della minoranza e e di una eletta tra le fila della maggioranza, la consigliera Osso. Nel corso dei mesi, una lunga serie di polemiche e tensioni avevano caratterizzato il mandato elettorale del sindaco decaduto, oggetto pure di un’intimidazione e raggiunta da un avviso di garanzia per voto di scambio.
Monica Sabatino era stata eletta sindaco di Amantea nel maggio 2014 con il 38,6% dei voti, superando Sante Mazzei fermatosi al 33,5%. Più staccati Francesca Menichino, del Movimento 5 Stelle (16%) e Sergio Ruggiero (11,6%).
E’ rimasta coinvolta insieme al padre Giuseppe in un’inchiesta della procura di Paola per voto di scambio proprio nel corso delle ultime amministrative.
Monica Sabatino, per quanto sia stata eletta con una lista civica, è a tutti gli effetti una dirigente del PD.
I reati contestati, dopo che la procura ha notificato un avviso di chiusura indagini, si riferiscono alle strategie messe in atto per ottenere consensi durante la campagna elettorale del 2014 che decretò l’elezione a sindaco di Monica Sabatino.
Giuseppe Sabatino in particolare avrebbe esercitato pressioni su alcuni agenti della polizia municipale in attesa di essere stabillizzati, affinché portassero vantaggio alla lista della figlia “Rosa Arcobaleno”.
Giuseppe Sabatino avrebbe anche minacciato uno degli agenti della polizia municipale «compiendo atti idonei al fine di coartare la sua libertà di autodeterminazione, paventando la perdita dell’opportunità della stabilizzazione lavorativa».
La sindaca, invece, in concorso con il padre «prometteva in favore di numerosi elettori inquadrati come precari nel corpo di polizia municipale locale, vantaggi consistenti nella stabilizzazione del contratto attraverso il superamento del concorso per l’assunzione di sette vigili».
Monica Sabatino fa parte della lista del PD per le prossime provinciali ed è una tra le tante facce impresentabili di questo partito sempre più lontano dalla gente.