Cosenza, Mauro raddoppia i soldi per l’informatica: Scura lo ferma

L'ex commissario Scura e il suo vice Urbani, tuttora con le mani in pasta

Chissà se il giudice Silvana Ferrentino gli riconoscerà un’altra depressione per lo stress cui è sottoposto. Raffaele Mauro, indagato (non ne parla nessuno tranne noi), su cui pende una richiesta di rimozione da parte del commissario per il piano di rientro, Massimo Scura, ha ricevuto un altro stop dalla struttura commissariale.

Un altro fatto gravissimo e vergognoso su cui la Procura dovrebbe intervenire e di cui scrive oggi Gazzetta del Sud.
La struttura commissariale ha stoppato la gara per i servizi di data entry.
Si tratta della digitalizzazione informatica e, udite udite, si passerebbe da un precedente impegno di 829 mila euro a una gara di 1,9 milioni di euro.
Più del doppio! Senza la preventiva autorizzazione commissariale. Ed è per questo che Scura ha dato cinque giorni di tempo al falso depresso per chiarire, sospendendo intanto la procedura.
Più del doppio ! Non serve un profeta per immaginare che, in una storia come questa, ci sia in mezzo qualche tirapiedi di Madame Fifi, la distruttrice dell’informatica.
Dopo avere provato a dare 100 mila euro di risarcimento a un truffatore conclamato, un’altra chicca per Faccia di plastica. Che però rimane ancora al suo posto.