Lo scrivevamo qualche mese fa, all’indomani della grave denuncia di una signora cosentina su un episodio di molestie ai danni di una ragazzina che indignò tutta la città: l’autostazione di Cosenza versa in uno stato di totale degrado e abbandono e in quel posto può davvero succedere di tutto.
Non c’è nessun tipo di sorveglianza (la signora ha scritto che funziona a malapena una sola telecamera), manca addirittura la semplice e normale manutenzione ordinaria e straordinaria, che ogni opera pubblica dovrebbe avere.
Ma non solo: cataste di rifiuti continuano ad essere abbandonate su tutto il perimetro dell’autostazione.
Tutto questo è ormai risaputo dai pessimi politici che ci ritroviamo, a partire dal sindaco di Cosenza, che aspettano evidentemente che la struttura arrivi all’osso (collasso strutturale…), non disdegnando magari anche la tragedia, per giustificare successivamente l’intervento urgente per sprecare denaro pubblico, distribuendo utile e ad personam… E si sa che in questo il sindaco di Cosenza è insuperabile.
Occhiuto, vieni a farti un giro all’autostazione. Se non lo sai, è a due passi da quell’orribile ecomostro che avresti voluto completare a piazza Fera e che per fortuna la DDA di Catanzaro ti ha bloccato. Oppure manda uno dei tuoi scagnozzi, magari anche della malavita, quelli che ancora ti sono rimasti fedeli, visti tutti i soldi che gli hai dato.
Ti accorgerai (ma sicuramente lo sai già) del disastro che c’è. E’ facile dire e scrivere che la colpa è dei cittadini incivili. Anche se così fosse, cosa ci sta a fare un sindaco in una città che è veramente sull’orlo del baratro e abbandonata a se stessa?
Oppure dobbiamo ascoltare frasi del tipo: “Tanto l’autostazione la tolgo?”.
Povera Cusenza nostra.