Cosenza, bravo Valoti: non hai fatto danni

Il calciomercato è finito e il Cosenza, tutto sommato, come aveva promesso il neo direttore sportivo Aladino Valoti, molti danni non ne ha fatti.

Certo, potremmo stare qui a disquisire per ore se è meglio Gambino (che se n’è andato al Fondi) o il nuovo arrivato Mendicino (che non ha mai segnato più di 13 gol in una stagione) ma è già tanto che la discussione si circoscriva a questo unico e semplice aspetto.

Quattro arrivi e quattro partenze. Oltre al cambio di punta centrale (Mendicino per Gambino appunto), c’è da registrare l’arrivo di Calamai, un centrocampista centrale che serviva come il pane vista la scarsa affidabilità di Ranieri e Capece e poi quelli dell’esterno offensivo Letizia e dell’esterno basso D’Orazio.

Insieme a Gambino sono andati via Filippini e Appiah mentre l’inutile Scalise o sarà messo fuori rosa o allenerà gli Allievi, visto e considerato che sul campo ha ben poco da dire.

Riepilogando: pochi, anzi pochissimi danni. Ed è già un risultato da non sottovalutare. In più, in panchina c’è un allenatore come De Angelis che si gioca le partite e non sta lì a fare catenaccio e contropiede e la tifoseria ha dimostrato di apprezzare.

Adesso non resta altro da fare che entrare il prima possibile nel novero delle squadre che faranno i play off e concentrarsi seriamente su queste partite ad eliminazione diretta nelle quali tutto può accadere.

Difficile dire se potrà tornare un pizzico di entusiasmo. La società è quello che è, per usare un eufemismo potremmo dire che non ama i voli pindarici e sullo sfondo incombe sempre la gara d’appalto per la spazzatura, il cui esito sarà fondamentale anche per il futuro del Cosenza.