Bisignano (CS): “Rimanere indifferenti equivale a essere complici”.
Stop a demagogiche liste accozzaglia pur di arrivare al prossimo governo del Castello anche perché dopo le ultime prerogative politiche del cambiamento non v’è certezza. A Bisignano c’è bisogno di cambiare la motrice altrimenti è inutile rimetterla in moto.
Rimpasti indigesti proposti a ogni nuova tornata elettorale e intanto si soccombe a un perverso meccanismo congegnato ad arte da chi al potere non rinuncerà mai.
Non è più il tempo di aspettare che gli altri vengano a liberarci dal disonestamente ma è venuto il momento di agire tutti in maniera incisiva allo scopo di riconquistare una dignità spesso calpestata e messa alla gogna da un potere occulto che stabilisce ogni regolamento compreso quello dei conti collettivi.
A Bisignano mentre qualcuno pianifica i suoi affari, la maggior parte della gente segue la propria strada e in pochi si occupano di ciò che gli accade intorno facendo finta di non vedere oltre alla punta del proprio naso. Intanto che nella cittadina la zona grigia cresce manca il lavoro mentre la popolazione ha quasi dimenticato la capacità di socializzare logorata anche da un sistema dissacratorio in atto da troppi anni.
Un paese dove l’interdipendenza lascia il posto all’indipendenza è destinato a morire.
Non è più il momento di inneggiare a falsi idoli o salvatori della patria ma occorre trasformare un individualismo sbagliato in un altruismo giusto. La parola d’ordine è ritornare all’essenza primordiale dei bisignanesi che pur avendo storicamente subito i soprusi di un potere aristocratico mettendosi insieme ha saputo riconquistare la propria libertà e superare nei secoli tante avversità. Riprendere quell’orgoglio per destituire i padrini del potere tout court significa rimettere il paese in mano alla comunità rappresentativa.
Dedicato a Michele, suicida a trent’anni per colpa degli egoisti.
Alberto De Luca