La piscina realizzata abusivamente nel 2015 sulla spiaggia della Grotta del Prete in San Nicola Arcella è in corso di smantellamento per il ripristino dello stato dei luoghi.
Il manufatto di circa 243 mq poggiato direttamente sulla sabbia e sollevato considerevolmente dal piano di campagna era costituito tra l’altro da elementi in ferro, travi di legno e listelli. La struttura, non prevista dal PCS, avrebbe dovuto essere realizzata sulla base di un progetto da sottoporre all’approvazione degli Enti preposti (tra cui l’ex Genio Civile) prima di entrare in esercizio.
C’è da chiedersi: un manufatto abusivo di tali dimensioni che per essere ultimato avrà avuto bisogno di un periodo considerevole, come è sfuggito per tanto tempo al controllo di chi per delega regionale gestisce il Demanio Marittimo e cioè il Comune di San Nicola Arcella ?
Grazie alla Guardia Costiera di Maratea in data 21.06.2016 si è accertata la realizzazione dell’opera abusiva, mentre successivamente in data 15.12.2016 il Comune di San Nicola Arcella ha emesso ordinanza, ingiungendo il ripristino dello stato dei luoghi.
C’è da chiedersi ancora: come è stato possibile che questa opera abusiva sia comparsa all’Expo di Milano in un cartellone pubblicitario della Regione Calabria dove si vede uno dei panorami più belli: la costa di Praia a Mare e San Nicola Arcella, l’isola di Dino e Fiuzzi, la spiaggia della Grotta del Prete e in basso la piscina abusiva in riva al mare?
Sono domande a cui è necessario che qualcuno al più presto dia una risposta.
Italia Nostra
sezione Alto Tirreno Cosentino