Cosenza, il Triangolo Dimenticato: via dei Mille – via Padre Giglio – via Panebianco

Buongiorno,

i lavori alla cabina Enel di via dei Mille, dopo il boato e l’incendio di qualche giorno fa, sono terminati quello stesso giorno in tarda serata ma il rischio di nuove problematiche è costante Stiamo cercando di coordinare un incontro con ENEL e Comune per un possibile spostamento della cabina ubicata all’interno del palazzo ma è una battaglia contro i mulini a vento.

Il caro sindaco ieri era in giro su Corso Mazzini e sulla sua cara amata Piazza Bilotti a fare passerella. Io lo inviterei a passeggiare in quello che io e tanti concittadini purtroppo definiamo il “Triangolo Dimenticato” (Via dei Mille – Via Padre Giglio – Via Panebianco).

Via Dei Mille: una cabina da 20.000 collocata nell’androne di un palazzo di 48 famiglie – cumuli di sporcizia – priva di illuminazione – passi carrabili dati a cascata ed amici degli amici – 200 metri di strada per 800 residenti tradotto 1000 auto da parcheggiare – attività padroni – suolo comunale preso di possesso – panchine distrutte – mancanza di dossi che permettono ad automobilisti indisciplinati di fare le corse in prossimità di scuole – auto a fine vita parcheggiate e abbandonate li da tempo – l’acqua che paghiamo regolarmente da buoni cittadini che puntualmente alle ore 16.00 scompare creando problemi ai residenti ed attività tutte.

Via Padre Giglio : per comprenderci la famosa “soprelevata” con box abbandonati (ad eccezione quelli di fronte alle costruzioni del “Molino Bruno” – box che si potevano destinare a giovani disoccupati per iniziare un’attività invece di tenerli chiusi e usarli come deposito – strada priva di illuminazione e pericolante dall’alto –

Via Panebianco : da Piazza Europa ad incrocio soprelevata (alle spalle di Via Dei Mille)  – case abbandonate e pericolanti dove trovano rifugio barboni e tossicodipendenti aspettando il morto con un crollo (stile Via 24 Maggio) o altro – macchine a fine vita abbandonate e nocive – costruttori padroni che hanno recintato da anni aspettando l’affare e abbandonando questi terreni a discariche con erbacce che giungono ai secondi piani – criteri di sicurezza e igienici al limite del vivibile – “padroni indisciplinati e residenti da tutt’altra parte come comune” che si sono arbitrariamente impossessati di suolo pubblico per creare depositi a cielo aperto – presenza di eternit – creazione di baraccopoli abusive – presenza di animali – canne fumarie non a norma – terreni abbandonati quando si potrebbe creare verde pubblico parcheggi per i residenti.

Si agevolano i cittadini indisciplinati padroni che non pagano la tasse alla faccia di chi paga le tasse ad un Comune che fa “figli e figliastri” e cittadini di “serie A e serie B”

E stiamo parlando non di una lontana periferia ma di una zona centralissima a 200 metri dall’ingresso autostradale e a 200 metri dalla “mitica” Piazza Bilotti.

Francesco Leporato