Cosenza, quartieri e ultrà discutono sulle sorti di via MIlelli

Ieri, 26 Febbraio, all’interno della Casa degli Ultrà si è tenuta un’assemblea in cui gli ultrà hanno incontrato i comitato locali. L’assemblea è stata introdotta dagli occupanti dello stabile di via Milelli che hanno presentato ai comitati presenti il loro progetto di recupero e riutilizzo dello stabile, che diventerà punto di confluenza di varie attività ricreative e sportive per gli abitanti del quartiere e in generale di tutto il centro storico, soprattutto per i bambini.

Sostanzialmente sono previsti nel progetto delle attività sportive, dal calcio al basket e ciò avverrà grazie al ripristino e alla messa in sicurezza del campetto adiacente allo stabile e alla disponibilità già garantita da professionisti del settore, una ludoteca e una sala studio in cui i bambini verranno seguiti e aiutati a fare i compiti, inoltre per permettere la libera circolazione dei saperi verrà creata una biblioteca e installata una connessione wi fi gratuita e accessibile in tutta l’area. Tutto ciò verrà realizzato attraverso l’autorganizzazione, l’aggregazione dal basso e la partecipazione al progetto dei comitati locali che hanno dimostrato il loro sostegno e la loro volontà d’investire forze in questa sfida.

Durante l’assemblea è emerso da parte di tutti i presenti il totale rifiuto al progetto che prevede in questo stabile, situato per altro nei pressi di una scuola frequentata da bambini, la nascita dell’ennesimo centro di recupero per tossico dipendenti in un quartiere in cui è già altissima la presenza di strutture di questo genere. Purtroppo negli ultimi anni abbiamo assistito a una marginalizzazione del disagio che ha comportato la “deportazione” di situazioni come tossico dipendenza, povertà e similari in quest’unico punto della città. L’amministrazione invece di pensare all’ennesimo disastroso progetto dovrebbe adoperarsi ad affrontare il disagio trasversalmente e in maniera diffusa in tutti i luoghi della città.

Non è assolutamente possibile che un unico quartiere diventi il ghetto di tutti quelli che sono lesivi per l’idea di decoro cittadino dei benpensanti: ciò produce effetti negativi sia per gli abitanti del quartiere che molto spesso si vedono impossibilitati a viverne i luoghi e sia per il soggetto che vive il disagio, essendo sempre chiuso nei confini immaginari che gli vengono imposti attraverso l’ubicazione dei centri di aiuto e recupero nella stessa zona, così gli viene preclusa la possibilità di affacciarsi ad altro e ad altri e perché no di trovare la sua possibilità di riscatto.

Ed è per questo che pretendiamo che al prossimo tavolo sul centro storico s’inserisca come punto all’ordine del giorno la discussione sullo stabile occupato di via Milelli, fino ad allora chiediamo non vengano presi provvedimenti, in caso contrario saremo vicini anche fisicamente ai ragazzi che hanno dato vita a questo progetto.

I comitati di quartiere