Lettere a Iacchite’: “Più rispetto per i cittadini del Basso Ionio”

L'ex ospedale di Cariati

Carissimi,

sono un cittadino calabrese, vivo al nord per lavoro ma mi informo quotidianamente sulle vicende del mio comprensorio Basso Ionio cosentino, visto che sono originario di Campana, abbandonato ormai ad un inesorabile declino partito con la chiusura del presidio ospedaliero di Cariati che ha privato tutti i comuni dell’entroterra di un punto di primo soccorso essenziale.

La struttura cariatese per anni ha garantito assistenza ai cittadini di Campana-Mandatoriccio-Cariati-Pietrapaola-Caloveto-Bocchigliero-Terravecchia-Scala Coeli -Torretta -Cirò eccetera. Adesso gli stessi cittadini sono costretti a percorrere chilometri e chilometri per arrivare al primo ospedale disponibile che si trova a Rossano a circa 60 km … Strade dissestate (vedi la Scala Coeli -San Morello) e pericoli costanti per via del manto stradale fatiscente con il pericolo che si raddoppia nell’affrontare la statale 106 la cosiddetta strada della morte, leggo oggi dell’imminente chiusura dell’elisoccorso di Cirò.

Ma stiamo scherzando? Si vogliono privare intere popolazioni di un servizio essenziale per salvare delle vite umane. Governatore Oliverio, adesso è arrivato il momento di dire basta e di far sentire la sua voce presso le autorità competenti (Governo Centrale in primis), bisogna garantire i LEA (Livelli essenziali di assistenza pubblica) a tutti. I cittadini e i turisti del Basso Ionio cosentino non sono Cittadini di Serie B.

Umberto Bonanno

segretario Aziendale Fials
Istituto Ortopedico Rizzoli