Catanzaro, la parabola di Ciconte: da “Rimborsopoli” a candidato sindaco

Enzo Ciconte, Mario Oliverio, Carlo Guccione, Nino De Gaetano

Toccherà a Enzo Ciconte l’arduo compito per il PD di riprendersi la città di Catanzaro dopo l’era Abramo. La segreteria regionale lo ha ufficialmente investito del ruolo.

Enzo Ciconte, consigliere regionale, è stato assessore della prima giunta Oliverio ma è stato fatto fuori (politicamente) esattamente come Carlo Guccione e Nino De Gaetano subito dopo il polverone di “Rimborsopoli”. A Ciconte, tanto per gradire, furono sequestrati 68mila euro (ottavo posto della Hit Parade dei furbetti del rimborso).

Ciconte, dunque, proprio come Guccione, è stato “ripescato” nonostante la vicenda giudiziaria in corso per il ruolo di candidato sindaco della città di provenienza. Anche se è doveroso sottolineare che Guccione venne candidato quasi per disperazione dopo il gran rifiuto di Lucio Presta. E il suo più che un ripescaggio è stato un gioco al massacro, visto il risultato finale.

La candidatura di Ciconte invece è una vera e propria compensazione. Che l’ex assessore cercava ormai da tempo.