Il famigerato rimpasto iniziato dal sindaco Occhiuto per porre fine alle nomine/barzellette di Sgarbi e di Padre Fedele, e per rasserenare gli animi ribelli nella maggioranza, pare non sia finito.
Dopo gli spergiuri di De Cicco e le chiacchiere di Spataro che incassano la nomina e rientrano a testa bassa e coda tra le gambe sotto il giogo occhiutiano, all’orizzonte si paventa un’altra esclusione e una nuova nomina.
Tra gli assessori inutili di questa giunta, quasi tutti, il nome più inutile di tutti è quello della professoressa Matilde Spadafora in Lanzino. Certo anche quello della Succurro è un assessorato inutile, come inutili per la città sono tutte le cose che mette in campo. Ma la stupefacente Rosaria è un punto fermo della giunta Occhiuto. Detentrice di segreti che vanno ben custoditi. Anche se su di lei girano voci poco rassicuranti in merito ad un suo probabile coinvolgimento nell’affaire Cirò. Ma lei non si tocca. Questo è sicuro. Deve solo “liberarsi” di qualche presenza di cui si è contornata quando la paranza navigava tranquilla, e che oggi, alla luce del caso Cirò, risulta “inadeguata”. Fatto questo può continuare tranquillamente a farsi i fatti propri come ha fatto finora.
L’assessore Matilde Spadafora ha ricevuto dal sindaco Occhiuto le seguenti deleghe: Scuola; Pari opportunità; Educazione sentimentale; Formazione della coscienza civica; Città a misura di bambino.
Parliamoci chiaro: totale attività, all’oggi, pari a zero.
Anche lei, come Sgarbi e Padre Fedele rientra nella giunta “dell’immagine” che aveva costruito Occhiuto per meglio intortarsi la gente, e che oggi, visto il grave calo di consensi – si parla di un buon 20% – ha deciso di destituire.
Quello di cui ha bisogno Occhiuto, e che oggi più di ieri necessita, sono dei buoni comunicatori. Quelli che attualmente sono al suo servizio non hanno il piglio né le qualità per porre rimedio, attraverso la propaganda, al calo di consensi. Ci vuole mestiere.
C’è da scommetterci che a breve la professoressa sarà gentilmente invitata a ritornare alla sua professione per far spazio a qualcuno che di comunicazione ne capisce. Magari qualcuno che da tempo si adopera, attraverso FB, a tessere le lodi di Occhiuto sempre e comunque. Qualcuno che da tempo cerca una collocazione lavorativa dopo essere stato messo per strada dai suoi ex padroni. Anche se questo qualcuno avrebbe preferito una bella assunzione a dirigente, ma purtroppo per lui il posto è stato occupato da uno più pesante, ovvero Giampaolo Calabrese.
Mi sa che il “comunicatore” in cerca di un nuovo padrone, dovrà accontentarsi di fare l’assessore. Peccato per lui che tale carica, purtroppo, non è destinata a durare molto. Ma come si dice, meglio poco che niente: chi si accontenta (per il momento) gode.
GdD