Sì terrà domani, venerdì 5 maggio, l’ultima udienza dinanzi al giudice del lavoro di Cosenza del contenzioso tra il giornalista Mario Campanella e l’Asp di Cosenza.
Il giudice Silvana Ferrentino deve decidere se la conciliazione tra il giornalista e l’azienda, siglata nel 2014, era valida quando Gianfranco Filippelli la revocò. Per quella revoca l’oncologo è stato rinviato a giudizio per abuso di ufficio.
La Ferrentino aveva respinto la richiesta di immissione in servizio del giornalista scrivendo che non vi erano i motivi di urgenza, ma aveva decisamente fatto intravedere che lo stesso giornalista (ormai diventato il principale comunicatore di Mario Occhiuto) avesse ragione da vendere sul merito.
La vicenda è grottesca e ridicola. L’Asp si è prima fatta difendere da Giovanni Lauricella, che aveva firmato la conciliazione, e poi ha dato incarico a quello stesso Sante Manes, paolano, autore del parere pro veritate che ha inguaiato Filippelli. Manes, tra parere e cause, ha avuto circa 22 mila euro nostri dall’Asp solo per questa vicenda. Comunque vada, lui avrà comunque vinto.