“La tutela per i piccoli testimoni di giustizia come me è ormai diventata un optional”. La denuncia sul suo profilo facebook è di Rocco Mangiardi, testimone di giustizia di Lamezia Terme, che ha riferito di essere rimasto bloccato nell’aeroporto di Malpensa, a Milano, dalle 23.30 di ieri sera. Problema che lo stesso testimone racconta di avere risolto chiamando un taxi. Una situazione analoga a quella che Mangiardi aveva già vissuto alcune settimane fa, quando rimase senza protezione per alcune ore. “Due volte nel giro di qualche settimana – scrive sul suo profilo – iniziano a farmi pensare”.
“Dopo avere atteso inutilmente – scrive Mangiardi – ho deciso di chiamare un taxi”. “Sono quasi le tre del mattino”, ha scritto Mangiardi nelle ore in cui ha vissuto la sua esperienza a Milano. “Avendo il telefono scarico – ha aggiunto – non ho altra soluzione che salire su un taxi e farmi accompagnare a destinazione. Nel frattempo sto ricaricando il telefono per avvisare gli amici che mi ospiteranno in questi due giorni della mia permanenza in questa città e che mi attendono dal momento in cui sono sbarcato qui….fra qualche ora sarà l’alba e alle 8:30 dovrò incontrare 900 ragazzi. Non mi arrendo e domattina scalderò il loro cuore. La speranza non me la leva nessuno!”.
“Mentre attendo gli addetti alla mia tutela, che ormai da quasi due ore e mezza non arrivano – ha scritto ancora Mangiardi – mi ritrovo a pensare a Lea Garofalo, alla sua sofferenza e alle sue ultime ore qui a Milano… Credo con forza nello Stato, ma molti uomini che dovrebbero rappresentarlo sono più che ‘distratti'”. Stamattina la situazione non si era ancora sbloccata. “Si, sono ancora senza tutela – ha detto Mangiardi, raggiunto al telefono dall’ANSA – nessuno mi ha chiamato per dirmi qualcosa. Quindi, probabilmente, andrò all’auditorium con i mezzi pubblici”.
Tutti la cercano ma nessuno la trova. La determina o comunque una traccia qualsiasi della nomina di Andrea Bruni, uno degli ormai famigerati figliocci...