Egregio Gabriele Carchidi,
non ci conosciamo ma ti do del tu e spero non mi prendi per maleducato. Leggo spesso e qualche volta anche con molto interesse Iacchitè. Spesso m’incazzo anch’io, al pari di tanti, per le declinazioni che sul tuo giornale on-line assumono i concetti che esprimi, ma penso anche che sia un tuo diritto e che in qualche modo tocchi ai lettori scegliere se le tue notizie sono da leggere o meno.
Mi ha colpito, ultimamente, la maniera con cui, per l’ennesima volta, ti scateni contro il PSI e il suo segretario regionale, membro della segreteria nazionale e commissario della Sorical Luigi Incarnato. Il PSI sta a pieno titolo nella sinistra o centrosinistra, questione che sarebbe da approfondire poiché poi sono anche abbastanza convinto che la distinzione oggi non sia più tra destra e sinistra, ma tra altre categorie dove destra e sinistra si confondono e/o si mischiano.

Stando il PSI nella sinistra o centrosinistra (purtroppo soprattutto a livello locale i partiti si muovono secondo il vecchio schema), ahimè, in Calabria, si ritrova alleato di questo sciagurato governo regionale che di certo sarà ricordato come il peggiore della storia del regionalismo calabrese, ma alleati non significa proni, significa appunto alleati. E se può sembrare che ci sia un appiattimento del PSI nei confronti dei due postcomunisti che “comandano” la Calabria, di certo questo è dato dal fatto che essendo un piccolo partito, l’umore interno del PSI difficilmente viene fuori.
Devi sapere, caro Carchidi, che all’invito del Segretario Regionale a mobilitazioni a fianco di Mario Oliverio e Nicola Adamo come per esempio avvenuto in occasione delle precedenti primarie ha risposto una parte del partito davvero irrisoria.
Il PSI, parafrasando Claudio Martelli, è un “Partito libero con una voglia matta di fare politica” ed è fatto da persone che quotidianamente di tasca propria finanziano la loro attività politica, senza favoritismi e senza facilitazioni. Persone che spesso, anche per il loro essere socialista, si ritrovano sbattuta in faccia la porta del potere, quelle rare volte che questa si apre perché qualche socialista ha bussato per gli interessi della collettività che rappresenta. Al danno, quindi, anche la beffa (e se non mi credi verifica).
Con questa lettera voglio esprimerti tutto il mio disappunto (e per certi versi ringraziamento perché da, la possibilità, di mettere un puntino su una i) per la maniera in cui liquidi il PSI. Vedi, nel PSI, ci sono anche tanti ragazzi. Ragazzi che hanno come unica molla la Politica, quella con la P maiuscola e spesso lasciati soli al proprio destino. Sai qual è il bello però? I socialisti, per attitudine e forma mentis, cercano sempre di costruirlo il futuro e lasciati o no al proprio destino, questi giovani, capito il mondo che ci circonda, presto si libreranno in volo e non ci saranno congreghe di potere che tengano.
Buon Lavoro…
Francesco Meringolo – Consiglio Nazionale PSI e autosospeso da ogni organismo territoriale e calabrese.
PS: potrò anche non condividere quello che dici, ma mi batterò fino alla morte perché tu lo possa dire (cit.)