Cosenza, l’esordio di Conticchio: il solito blitz contro i venditori di fumo

L’arrivo del nuovo questore a Cosenza ha portato diverse novità in città. Tra queste un controllo serrato del territorio, con continui posti di blocco, perquisizioni, e ispezione dei soggetti ritenuti a rischio. Quasi ogni sera centinaia di cittadini vengono controllati  come se il questore avesse ordinato, ai suoi uomini, una sorta di mappatura dei luoghi e dei soggetti dove generalmente si delinque.

A cominciare dalle “piazze” dove, specie nei fine settimana, si riuniscono i giovani della città. E quasi sempre qualcuno con qualche grammo di erba finisce nella rete tesa dal questore. Un modo per marcare il territorio e lanciare un messaggio preciso a quella che il procuratore Spagnuolo definisce la nuova criminalità liquida. Gruppi criminali che si uniscono e si scompongono a seconda delle necessità del momento.

Un esordio quello del dottor Conticchio che vuole essere il suo biglietto da visita, come a dire: vi tengo tutti sott’occhio. Da quando si è insediato, Conticchio ha preso in mano le redini di diverse investigazioni in corso, specie quelle relative al traffico e allo spaccio di droga in città. Indagini già avviate da tempo e che avevano subito una battuta d’arresto in attesa delle conclusioni di alcuni processi in corso, e per valutare le dichiarazioni di diversi pentiti dell’ultima ora. Pentiti di basso livello che pur di non farsi la galera sono disposti a dire anche ciò che non è vero.

Chi gira e frequenta i marciapiedi della città sa che tutto questo fare del questore è propedeutico, oltre all’acquisizione di “dati”, alla vera e propria prima uscita pubblica del questore: un bel blitz contro i pusher della città. L’ennesimo. Questo oramai l’hanno capito tutti. Radio marciapiede narra dell’imminenza di questo nuovo blitz, alcuni dicono che è questione solo di qualche giorno. Molto probabilmente nella prossima settimana. E l’arrivo di diverse unità cinofile in città è la prova dell’incombenza di questo blitz.
L’anticrimine lavora alacremente sulle dichiarazioni dei pentiti in cerca di riscontri e prove. Conticchio non ama le defezioni e pretende dai suoi uomini il massimo dell’impegno, e non vuole certo toppare, specie alla sua prima uscita. Tutto deve filare liscio e l’impianto “accusatorio” messo in piedi dagli ispettori che stanno lavorando a questo blitz, deve essere solido e inattaccabile. Si dice che il dottor Conticchio sia un perfezionista. Uno che non lascia nulla al caso. E questa è l’occasione per dimostrare ai cittadini la funzionalità e l’efficienza della questura.

Tutto è pronto, mancano solo i cosiddetti “ ultimi ritocchi” che arrivano dalle dichiarazioni dei nuovi pentiti.
Non resta altro da fare che aspettare il suono delle sirene per capire chini ci ‘ngappa e chi no.